Lomagna: polemiche per asfaltatura strade. Approvate nuove aliquote della tassa rifiuti

Un consiglio comunale piuttosto denso quello di Lomagna di mercoledì 28 luglio. Prima di cominciare, gli animi si sono scaldati con il question time presentato dal gruppo della minoranza circa il ripristino dell’asfaltatura in alcune vie del paese. La stessa richiesta di chiarimento era avvenuta mesi prima da parte del consigliere della minoranza Irio Tiezzi, al quale era stato risposto che nei tratti di strada interessati dai lavori di Lario Reti Holding, l’opera di asfaltatura sarebbe stata a carico appunto di Lario Reti, ma che le tempistiche si sarebbero dilatate poiché necessario attendere l’assestamento del primo strato di asfalto, inoltre ci sarebbe stata la possibilità che l’operatore telefonico sarebbe dovuto intervenire a sua volta per lavori di manutenzione, dunque sarebbe risultato inutile procedere all’asfaltatura. “Poiché ci sembra che anche la posa della fibra sia stata ultimata, - ha letto il capogruppo della minoranza Mauro Sala - e che la stagione calda sia arrivata, chiediamo un aggiornamento sulla tempistica di asfaltatura da parte di Lario Reti Holding o su eventuali impedimenti in essere”.
A rispondere è stata Cristina Maria Citterio, lal quale ha spiegato che con comunicazione del 28 giugno, Lario Reti ha informato che avrebbe provveduto a calendarizzare l’asfaltatura di via Milano, via Carducci e via Gargantini entro la prima settimana di settembre. “In ottica di capire la gestione del question time, - ha poi aggiunto la sindaca - non so se c’è un carattere di urgenza rispetto a questo tema, che sicuramente è importante, ma che magari non ha appunto urgenza”. A questo punto il consigliere Tiezzi ha chiesto al sindaco quali siano gli argomenti importanti da portare al question time, poiché ogni volta che la minoranza ne porta uno, pare che siano fuori luogo. “Sono i cittadini a richiedere aggiornamenti sull’asfaltatura. I lavori di Lario Reti sono finiti a febbraio, avete detto che nel periodo estivo si fanno i lavori. Siamo a fine luglio e non ho visto ancora nulla”. Il sindaco ha chiuso la questione spiegando che la precisazione non è stata sull’importanza del tema, quanto più sull’utilizzo dello strumento ‘question time’, il quale deve avere un carattere di attualità e urgenza
Si è quindi proceduto con i punti all’ordine del giorno. In primis l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti: unanimità per quelli relativi ai consigli del 22 aprile e del 28 giugno; un astenuto per quelli della seduta del 31 maggio.



Per illustrare il secondo punto, l’approvazione delle tariffe TARI relative al 2021, la parola è passata all’assessore al bilancio e i tributi Pierangelo Manganini, che mediante slide ha spiegato che c’è stato un aumento del 5,1% dei chilogrammi di rifiuti raccolti rispetto al 2019. I volumi di rifiuti sono quindi diventati la base di ragionamento per approcciarsi alle tariffe. L’assessore ha mostrato come è stata determinata la ripartizione tra utenze domestiche e non-domestiche partendo dalla produzione potenziale di rifiuti e ha spiegato che le utenze non-domestiche beneficeranno di una riduzione dell’8%, poiché a seguito delle modifiche apportate al regolamento TARI, vengono sottratte dal calcolo le superfici di magazzini funzionalmente collegati al luogo di svolgimento dell’attività produttiva.
Questa riduzione ha un risonanza però anche sui cittadini, perchè, dovendo portare a pareggio il totale delle entrate, l’8% viene applicato come aumento proprio alle utenze domestiche sulla quota fissa. Per questa ragione si è cercato di aumentare la detrazione alle utenze domestiche sulla quota variabile, anche per premiare l’impegno profuso dei cittadini nella differenziazione dei rifiuti.
Secondo delle simulazioni, per un’aliquota domestica calcolata su un’abitazione di 80 mq in cui risiedono tre persone, la TARI 2020 era di 103,18 euro, nel 2021 invece sarebbe di 116,05 euro. Per una casa di 110 mq e quattro persone la TARI 2020 era di 140,41 euro, mentre nel 2021 sarebbe di 157,38 euro. L’incremento per l’aliquota domestica si aggira quindi attorno al 12%. Nelle aliquote non-domestiche invece è del 6%.
Per abbattere questi incrementi sono state introdotte ulteriori agevolazioni. 4.000 euro stanziati per il rimborso TARI per gli enti del terzo settore - quelli che operano nel sociale - che dovranno comunque pagare la tassa rifiuti, ma gli verrà rimborsata al 100%. Riduzione Covid sulla quota variabile per chi ha chiuso la propria attività e in proporzione ai giorni di chiusura, e riduzione Covid del 50% sulla quota variabile per utenze domestiche con disagio socio-economico. Infine, riduzione sulla quota fissa e variabile per le attività che hanno subito limitazioni indirette e un calo delle proprie attività a seguito delle chiusure forzate.
Conclusa la spiegazione sono pervenute osservazioni da parte dei consiglieri della minoranza, i quali hanno definito ‘discutibili’ le modifiche alle tariffe, ma di fatto, come spiegato poi dal sindaco, si tratta di modifiche imposte dalla legge, non dal Comune. Messa ai voti, l’approvazione delle tariffe TARI ha visto l’astensione dei quattro consiglieri della minoranza.
Edoardo Mazzili
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