Nel documento di sintesi della Provincia le richieste per il 'nuovo S.Michele' (e Brivio)

Il lavoro svolto ha messo d'accordo tutti, trasversalmente, con Paolo Lanfranchi – unico consigliere “d'opposizione” dopo il ritorno della Lega nella compagine di Governo – pronto a etichettare il documento finale come “assolutamente condivisibile” al pari degli altri capigruppo: come già la Provincia di Bergamo anche quella di Lecco ha messo nero su bianco le proprie richieste in relazione al nodo “Ponte di Paderno”. Il tempo, come noto, stringe: entro dieci anni il San Michele dovrà essere dismesso e urge pianificare una soluzione alternativa che, per Villa Locatelli, deve necessariamente passare dalla realizzazione di un nuovo manufatto da posizionare sul territorio di propria competenza, previo studio dei volumi di traffico e considerando l'area di particolare interesse naturalistico in oggetto, allargando lo sguardo anche a Brivio e dunque al più prossimo impalcato a scavalco sull'Adda, ormai vetusto con i suoi oltre 100 anni di glorioso servizio.



Nel dettaglio a RFI per competenza diretta nonché al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, a Regione Lombardia, al Presidente della Provincia di Bergamo e a quello della Provincia di Lecco, l'assise, con voto unanime espresso nella seduta convocata nella serata di ieri ha espressamente chiesto:
  • che sia riconosciuta prioritaria la costruzione di un nuovo ponte ferroviario a doppio binario e carrabile a doppio senso di marcia senza limitazioni di massa e sagoma, lungo la direttrice Carnate-Calusco-Bergamo, in risposta alle necessità di collegamento tra l’isola bergamasca e il circondario Meratese, e in generale tra le Province di Lecco e di Bergamo, pertanto prevedendo, nella soluzione di nuova realizzazione in sostituzione funzionale dell’esistente viadotto, che l’attraversamento dell’Adda tra Calusco e Paderno sia, compatibilmente con l’ambiente naturalistico circostante e progettato tenendo conto dei nuovi e futuri flussi di traffico, sicuramente implementati, rispetto alla situazione attuale;
  • che sia realizzato, a cura e spese di RFI, preliminarmente a ogni ipotesi progettuale, uno studio del traffico che riguardi l’intera area del Meratese, compreso il ponte esistente lungo la SS 342 in Brivio attualmente caratterizzato da limitazioni di massa;
  • che sulla base dello studio e dell’analisi del traffico RFI, il Ministero Infrastrutture e Trasporti e Regione Lombardia, si impegnino ciascuno per la propria competenza ad assicurare le necessarie risorse per un collegamento stradale adeguato, tra il nuovo Ponte a scavalco dell’Adda in sostituzione al Ponte San Michele, e la SR 342 dir, garantendo adeguate condizioni di mobilità ai Comuni attraversati in particolare per quanto concerne i Comuni di Verderio e Paderno D’Adda; - che sia prontamente sottoscritto un protocollo di intesa tra la Provincia di Bergamo, la Provincia di Lecco i comuni di Calusco d’Adda e Paderno d’Adda, RFI e Regione Lombardia, affinché si dia un mandato preciso per attivare immediatamente la progettazione condivisa dell’opera;
  • che ogni soluzione e analisi sia concertata con le comunità coinvolte, prevedendo un approfondito studio del traffico e dei collegamenti con strade esistenti a scorrimento veloce e che la realizzazione dell’opera preveda i necessari interventi di mitigazione, varianti stradali e nuove infrastrutture, finalizzati a evitare ricadute negative sulla mobilità locale dei Comuni più direttamente interessati;
  • che lo studio di RFI ricomprenda le analisi di traffico relative anche al Ponte di Brivio e al collegamento con la 342 dir.; - che venga costantemente monitorato e manutenuto il Ponte San Michele con definizione dei possibili utilizzi, anche ai fini del mantenimento dello stesso; - che il nuovo Ponte stradale sia studiato e progettato solo a seguito di un’attenta valutazione dei flussi viabilistici ad esso connessi e da esso generati in quanto l’area lecchese è caratterizzata da una fitta urbanizzazione diffusa, dove il fiume Adda divide con uno squarcio naturale di grande pregio ambientale, storico e paesaggistico il susseguirsi dei paesi e degli agglomerati produttivi.
  • che stante in contesto ambientale sopra descritto nonché la peculiarità il Ponte San Michele, candidato a patrimonio dell’umanità UNESCO, sia considerato il fatto che il nuove ponte si inserirebbe all’interno della “Area Leonardesca”;
  • che si tenga conto del fatto che il Piano Territoriale di Coordinamento del Parco Regionale Adda Nord individua la veduta dell’Adda dal Ponte di Paderno quale “Visuale sensibile di particolare rilevanza per la tutela paesistica del Parco”. Risulta pertanto fondamentale che qualsiasi progetto di attraversamento dell’Adda debba tenere conto di codesti valori ambientali;
  • che il posizionamento del nuovo ponte sia valutato da Regione Lombardia congiuntamente alle Province di Lecco, Bergamo e alcuni comuni interessati in una scala più ampia e in relazione alla possibilità di connessione con strutture viarie a media percorrenza in grado di assorbire il traffico leggero e pesante da e per il nuovo ponte;
  • che l’attraversamento viario sul Ponte San Michele possa essere mantenuto attivo a garanzia del traffico locale di prossimità tra le due sponde dell’Adda;
  • che il nuovo ponte di prima categoria (A), in sostituzione del San Michele, sia realizzato sul territorio della Provincia di Lecco;
  • che le Province di Lecco e Bergamo predispongano altresì i relativi piani territoriali – di concerto - per la realizzazione di un nuovo ponte stradale e di uno ferroviario in sostituzione funzionale del San Michele e anche per la realizzazione di un nuovo Ponte in sostituzione dell’attuale ponte di Brivio lungo la SS 342 attualmente di competenza ANAS;
  • che sia avviato un percorso condiviso con ANAS, le due province di Lecco e Bergamo, con i Comuni interessati, Regione Lombardia e Ministero dei trasporti, per la realizzazione di un nuovo ponte di Brivio quale variante alla SS 342.
Soddisfatte, come detto, tutte le forze politiche. “Abbiamo fatto un lavoro di sintesi doveroso” il commento di Stefano Simonetti per la Lega, mentre il dem Bruno Crippa ha ricordato come già nel 1979 un ingegnere vinse un bando per la realizzazione di un nuovo ponte, con il progetto definitivo presentato poi nel 1997. “Questioni burocratiche e bandierine impedirono la sua realizzazione”, ha asserito ricordando come il campanilismo non porti da nessuna parte. “Noi siamo l'ente intermedio e dobbiamo svolgere il nostro ruolo, assumendoci delle responsabilità. Con questo ordine del giorno lo facciamo. Siamo arrivati a una sintesi” ha evidenziato, sottolineando altresì come già fatto dal collega del Carroccio, come il documento redatto dalla Provincia di Lecco coinvolga anche Brivio, nella convinzione che – ovunque verrà costruito – “non tutto il traffico potrà essere dirottato sul nuovo ponte di Paderno”. Rimarcate infine dal sindaco di Missaglia la necessità di coinvolgere non solo Bergamo ma anche la confinante provincia di Monza Brianza e il recepimento, nel testo votato a Villa Locatelli, “di alcune considerazioni votate all'unanimità dall'assemblea dei sindaci del meratese”.
Orgoglioso del lavoro compiuto anche Mattia Micheli, delegato alla viabilità e capogruppo di “Libertà e Autonomia”: “abbiamo dato prova di essere una realtà che sa ascoltare tutti ma che poi, da Ente intermedio, deve assumersi delle responsabilità magari non ben viste da tutti. Oggi ci troviamo in questa situazione nostro malgrado: l'excursus storico – per cui ringrazio il consigliere Crippa - deve essere messo in evidenza. Se si fosse fatto qualcosa in tutti questi anni, non saremmo in questa condizione, con un timer preciso: in dieci anni va progettato e realizzato questo nuovo attraversamento” ha chiosato, ribadendo come dunque non ci si possa più permettere di perdere tempo, rivendicando al contempo però come il documento di sintesi elaborato collegialmente sia sì una un compromesso ma “non al ribasso. Ci pone nelle condizioni di fare delle analisi sul volume del traffico senza bandierine”.

L'ultima parola al Presidente Usuelli, destinatario – con gli altri Enti – del testo. “Lasciatemi rivolgere un ringraziamento a tutto il consiglio. E' stata fatta un'opera di mediazione per arrivare a questa delibera. E' stato però poi ben centrato quello che era il punto e l'oggetto. Sono orgoglioso di essere presidente di questa assise”.
A.M.
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