In risposta a Pietro Terragni

Buongiorno,
sia in risposta a Pietro Terragni che ad integrazione di quanto ho già scritto questa mattina.
Ho come l'impressione che ai piu' stia letteralmente sfuggendo la totale ed assoluta INUTILITA' , per NON dire PERICOLOSITA' insita nel Green pass.
Mi spiego meglio.
Se usato come strumento di tracking ok va bene ed è anche utile.
Esempio, sono un abituè della palestra o della piscina, dopo 14 gg di accesso quotidiano mi accorgo di essere positivo, al che TUTTE le persone che si sono avvicendate nel medesimo luogo con me nei 14 gg precedenti, vengono poste in isolamento a casa, in un campo FEMA insomma chiuse in un loculo e li confinate per almeno 15 gg.... perfetto nulla da dire, il tutto anche in AUTOMATICO !

Il signor Pietro mette pero' in luce un aspetto molto piu' importante.
Cioè che il tamponato delle 48 h (che sia vax, no vax , gomblottista o terrapiattista) è SICURAMENTE più SICURO di un "greenpassiano".
Una volta che ho il green pass infatti, io posso andare in palestra, in piscina, allo stadio, girovagare alle 3 di notte sulle super strade a vedere i copertoni che bruciano (è una passione anche vedere la gomma che si vulcanizza) ED ESSERE UN POSITIVO ASINTOMATICO , NON ACCORGERMENE , e dar luogo a focolai di malattia. Infatti sempre come scrivevo questa mattina, la prima cosa che fanno quando scoprono che sei positivo o un contatto stretto, non ti misurano la febbre, non ti chiedono come stai, ti revocano il green pass !!!!
Quindi al signor Pietro vorrei fa notare che , in realtà saranno i tamponati a PRETENDERE di non aver fare con lui.
Ragazzi vi sta fumando il cervello ? Cioè saro' ignorante ma secondo me un TEST DIAGNOSTICO certificato e fatto in continuazione NON puo' avere la stessa valenza di una carta stampata ogni 9 mesi...
Marco
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