Verderio: il vicario mons. Rolla risponde alle catechiste. ''Recuperare la stima e ripartire''

Mons. Maurizio Rolla
Non si è fatta attendere a lungo, la lettera in risposta alle volontarie e catechiste (per la partenza di don Andrea Restelli), appellatesi all’arcivescovo della Diocesi di Milano, monsignor Mario Delpini, il quale però non ha direttamente risposto, ma ha trasferito l’incarico al vicario episcopale del Decanato di Lecco, monsignor Maurizio Rolla.
Quello che emerge dal testo della lettera è, in buona sostanza, un invito a non farsi abbattere dalle criticità che “sembrano” riversarsi sul destino dei giovani e delle famiglie della Comunità pastorale, ma di cogliere tutto quello che di buono è stato sperimentato durante questo anno e fare in mondo “che il positivo vissuto non vada perduto”.
Anche il sentimento di abbandono riportato dal gruppo con il venir meno della figura di don Andrea,- secondo le parole di monsignor Rolla - sembra sia possibile colmarlo “quando la continuità è favorita anche dall’esperienza che è stata ricavata (dalle volontarie, ndr) insieme alle altre catechiste”.
Viene rimarcato, nella missiva, che “se pur con qualche criticità”, il ruolo che tutti e quattro i sacerdoti della Comunità (ancora) stanno svolgendo resta “comunque risorsa e presenza che non è possibile, e un poco ingeneroso, non tenere conto”. E si difende anche l'aspetto della “vecchiaia”, definito da monsignor Rolla, “non sinonimo di inadeguatezza o, peggio, di fallimento”.
La richiesta pare sia, dunque, quella di non "scaricare le colpe" ma provare ad attivare “altre risorse” per “recuperare la stima, favorire l'incontro, mantenere il rispetto reciproco, liberare la disposizione al bene… anche se può apparire “impossibile””.
L'ultimo consiglio che il vicario Rolla rivolge a volontarie e catechiste è quello di provare a incontrarsi con i sacerdoti rimasti - facendo ben intendere che l’opzione che don Andrea rimanga nella comunità non è contemplata - di modo da “attivare percorsi e processi che adesso - forse per poca disponibilità d'animo e probabilmente, purtroppo, per bassa fiducia - sembra proprio impossibile preventivare”.

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F.Fu.
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