Airuno: inaugurato il parco inclusivo Pizzagalli-Magno, ''ambiente che pace dia alla gente''

Airuno chiama e la comunità risponde. Non è mancato l'abbraccio dei cittadini, accorsi numerosi per assistere al taglio del nastro del tanto atteso parco intitolato alla memoria di Anita Pizzagalli Magno. A fare gli onori di casa è stato il sindaco Alessandro Milani, che, visibilmente emozionato, ha ringraziato in primis coloro che hanno voluto destinare l'area ad uso della comunità, i fratelli Carlo, Giuseppina e la defunta Vittorina Gilardi. Proprio il professor Carlo, al centro di un forte clamore mediatico, è stato l'oggetto dei cartelli del Comitato creato per la sua liberazione, i cui esponenti hanno presenziato mantenendo un atteggiamento sobrio e composto, lasciando che fossero gli slogan a parlare per loro.


Alessandro Milani, Claudio Rossi e Roberta Imbergamo

Nonostante l'assenza della famiglia Gilardi, il sindaco ha fatto una sorpresa alla comunità, leggendo una lettera che l'anziano professore ha scritto in occasione dell'inaugurazione, intitolata "Auspici", nel quale ha descritto con la cura che lo contraddistingue, l'area, concludendo con un auspicio "(...) che questo piccolo luogo creato per riposo all'animo dia sfogo, cacci pensieri ansiosi e divenga quell'ambiente che pace dia alla gente e qui si venga sereni, di gioia sempre pieni".
Il grazie del sindaco è andato poi all'amministrazione, rappresentata da maggioranza e minoranza - con Adele Gatti e Gianfranco Lavelli - al Consigliere Delegato per la Provincia di Lecco Felice Rocca, al sindaco di Santa Maria Efrem Brambilla e alle forze dell'ordine presenti.



Il momento della lettura della poesia e il taglio del nastro


Anche l'assessore con delega alle opere pubbliche Claudio Rossi è intervenuto per ricordare ai cittadini la storia del parco, vasto circa 3000 metri e destinato ad uso pubblico già più di una ventina di anni fa. "Con l'attuale amministrazione il progetto è stato portato avanti, e grazie ad un contributo regionale di 100.000 euro si sono potuti portare a termine i lavori
Si è pensato quindi ad un giardino inclusivo, accessibile a tutti: famiglie con bambini, giovani e anziani, persone portatrici di disabilità, che vogliono trascorrere del tempo all'aria aperta in spazi sicuri e fruibili a tutti.in questi lunghi mesi in cui la pandemia a messo in discussione quasi tutti gli aspetti della vita sociale della socialità in genere, abbiamo visto crescere e rafforzarsi sempre di più il concetto di inclusi vita, specialmente all'interno di aree verdi che potessero divenire luoghi di incontro per tutti".



Rossi ha poi evidenziato la presenza all'interno del parco di una panchina rossa, posizionata su suggerimento della minoranza, e simbolo di un percorso di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. La parola è passata poi all'architetto Roberta Imbergamo, responsabile del progetto. “Il parco Anita Pizzagalli Magno nasce dall'interpretazione del genius loci dello stato originario del luogo, un giardino familiarei, intimo, cerniera tra l'antico l'antico nucleo residenziale e la zona agricola del paese, anello tra monte e valle” ha esordito, spiegando che l'obiettivo del progetto è quello di rigenerare gli antichi significati attraverso la realizzazione di un giardino pubblico, vitale e inclusivo e fruibile da un'ampia fascia di persone”. L’architetto Imbergamo ha poi spiegato rapidamente i tre ambiti in cui il terreno è diviso: i giochi, gli orti e le aree di aggregazione sociale e relax. È stata collocata poi una fontanella è un impianto di irrigazione, i percorsi saranno illuminati con apparecchio luce LED e le presenze arboree del parco sono state abbattute solo nei casi di naturale deperimento delle piante o presenza di organismi pericolosi per la loro vita.
Presenti, numerose e affiatate come sempre, anche le varie associazioni airunesi, dall'AIDO all'AVIS passando per la Pro Loco, il Fotoclub, il Corpo Musicale Giuseppe Verdi fino ad arrivare alla Fabio Sassi.




Efrem Brambilla e don Ruggero Fabris

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Dopo la benedizione di don Ruggero Fabris e il taglio del nastro, lo spazio è stato invaso da grandi e piccini, che hanno ufficialmente inaugurato l'area rendendola viva e animata.
Da parte loro, i contestatori della manifestazione si sono tenuti in disparte, rendendo ben visibili i cartelli in cui criticavano l'assenza del professor Carlo Gilardi. "Oggi ci siamo anche recati in RSA domandando che potesse partecipare e offrendoci di accompagnarlo o di pagare un  servizio taxi" hanno spiegato Guido Colombo e Sandro Lavelli. "Sappiamo che è stato messo sotto tutela per proteggere il suo patrimonio, ma quello che ci chiediamo ora è se la libertà di una persona non valga più dei suoi averi" hanno rincarato la dose, annunciando di essere pronti ad altri gesti per richiedere l'uscita di Carlo dalla casa di riposo.
G.Co.
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