Caro materiali, 'ANCE': primi risultati per i cantieri pubblici
"Più volte, nelle scorse settimane, la nostra Associazione aveva alzato la voce per segnalare una situazione al limite dell'assurdo. - continua - L'acciaio scarseggia e da novembre a giugno c'è stato un rincaro del 230% sul ferro acciaio tondo per cemento armato. Aumenti eccezionali hanno gravato il rame (+47%), il bitume (+22%) e i polietileni (+120%). Alla base le politiche di Stati Uniti e Cina, che hanno fatto incetta delle materie prime e hanno lasciato al resto del mercato quote residue, con la conseguenza di un innalzamento fuori misura dei prezzi".
"Ora, finalmente con questo provvedimento, si pone mano ad una situazione che rischiava di bloccare i cantieri pubblici, proprio nel momento in cui grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) si apre una fase importante di sviluppo degli investimenti in interventi infrastrutturali. Un risultato importante, ottenuto grazie al pressing di ANCE e all'attenzione dimostrata da Governo e Parlamento alle nostre istanze nell'interesse della crescita e della ripresa dell'intera economia, che mette l'Italia alla pari con gli altri Paesi Ue che già prevedono nel loro ordinamento misure di compensazione".
La misura scatterà a partire da rincari di oltre l'8% relativi al primo semestre dell'anno 2021, evitando così che un'impennata improvvisa dei costi dei materiali possa mettere in difficoltà la prosecuzione dei lavori pubblici.
"Ora però bisogna trovare rapidamente un rimedio analogo anche per i cantieri privati, che rappresentano un elemento importante per la ripresa e per la riqualificazione delle città" conclude Piazza.