Merate: l'orto sociale della ''Paso'' chiude a dicembre. Al suo posto un'area sportiva
La loro attività di coltivazione proseguirà fino a dicembre, riuscendo così a portare a maturazione buona parte degli ortaggi già piantati e avendo il tempo necessario per spostare attrezzature, strutture e anche qualche pianta. Da quella data il terreno tornerà in uso al polo scolastico di via dei Lodovichi mentre l'orto sociale diventerà una bella esperienza da ricordare negli annali.
A seguito infatti della decisione di allargare gli spazi dedicati all'attività sportiva, forti anche dei contribuiti economici ottenuti dalla provincia, Viganò e Agnesi torneranno in possesso della fetta di terreno che lambisce via Campi e che si trova tra la palestra dello scientifico e quella di ragioneria.
Tramite una convenzione lo spazio era stato dato in uso qualche anno fa alla cooperativa sociale Paso lavoro che aveva creato un orto da fare invidia ai più esperti contadini. Passeggiando lungo la pista ciclopedonale, infatti, era possibile ammirare i vialetti curati alla perfezione, le diverse coltivazioni a fioritura nelle stagioni preposte, la serra sotto la quale crescevano rigogliose le verdure. Un'iniziativa di agricoltura sociale che si era rivelata vincente tanto che i prodotti della terra rivenduti poi al pubblico erano delle vere prelibatezze. A seguito della richiesta delle scuole di lasciare libero il terreno, la cooperativa ha ottenuto di poter proseguire fino a dicembre.
“Per il momento non cercheremo un altro spazio” ha spiegato Maurizio Cassanmagnago, responsabile dell'agricoltura sociale di Paso lavoro “proseguiremo negli altri orti a Cernusco, a Merate poco distante e a Oggiono. Restando fino a dicembre riusciremo a raccogliere molte delle verdure e dei frutti che andranno a maturazione e avremo anche il tempo di spostare le attrezzature e alcune piante”.
L'orto sociale si è rivelata una esperienza particolarmente positiva e profonda che vede coinvolte persone con disabilità o in condizioni di fragilità che nell'agricoltura trovano una loro realizzazione e un loro equilibrio, grazie a percorsi di inserimento lavorativo che durano nel tempo.
S.V.