Paderno: il prefetto De Rosa incontra i volontari dell'Auser. ''Non c'è età per dedicarsi agli altri''. Premiati i soci ''storici''

Ha fatto visita questa mattina alla sede dell'Auser di Paderno, in piazza Vittoria, il prefetto lecchese, dottor Castrese De Rosa. È arrivato puntuale alle 11 e ad accoglierlo vi era un folto gruppo di volontari insieme alla presidente del sodalizio Elisabetta Mapelli e al presidente della sezione provinciale, Claudio Dossi. Con loro anche le autorità cittadine: i sindaci di Paderno d'Adda, Gianpaolo Torchio, di Verderio, Roberto Manega, e l'assessore di Cornate d'Adda, Maria Cristina Teruzzi.

Da sx il sindaco di Verderio, Roberto Manega, il sindaco di Paderno, Gianpaolo Torchio, il prefetto di Lecco Castrese De Rosa,
la presidente Auser Elisabetta Mapelli, il presidente provinciale Claudio Dossi,
l’assessore di Paderno Giampaolo Villa e l’assessore di Cornate Maria Cristina Teruzzi

Un accoglienza calorosa ha raggiunto il prefetto a cui è stata subito mostrata la sede del sodalizio dove si sono scambiate le prime considerazioni sul lavoro che l'associazione e i volontari compiono quotidianamente. La presidente ha tenuto a specificare il lavoro svolto dai volontari, soprattutto durante la fase più acuta dell'emergenza sanitaria, i quali si sono prodigati nella distribuzione dei farmaci, della spesa e nella telefonia sociale che è stata fondamentale per far sentire la vicinanza alle persone più fragili. "La ringrazio tantissimo, è una gioia per noi averla qui" sono state le sue parole rivolgendosi al massimo rappresentante dello Stato in provincia.

 
"Quando il presidente Claudio Dossi mi ha chiamato per invitarmi a farvi visita non ho avuto nessun dubbio - ha dichiarato il prefetto - lasciatevelo dire siete una realtà eccezionale". Più volte il dottor De Rosa li ha definiti una risorsa indispensabile nell'aiutare le istituzioni laddove da sole non possono arrivare. Ha speso poi una considerazione anche sul lavoro dei sindaci, "sono la trincea e se il sindaco non si può appoggiare a qualcuno non va da nessuna parte. La mia presenza qui oggi significa che io ci sono accanto a voi - ha proseguito concedendosi di rivolgere loro un consiglio - i cittadini vogliono essere ricevuti e ascoltati. Noi dobbiamo stare vicino alla gente e dare risposte concrete. Cerchiamo di essere semplici. La semplicità e il rapporto diretto possono risolvere qualsiasi situazione". Il dottor De Rosa si è complimentato ancora una volta con i presenti circa la capacità di supportarsi e fare rete tra comuni limitrofi, a suo dire, cosa non del tutto scontata "Oggi bisogna lavorare insieme e voi avete questa capacità" ha concluso prima di portarsi all'esterno per parlare a tutti i volontari presenti. 

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"Lasciatemi dire oggi mi sento a casa mia perché stare con i volontari è il mio mondo. Ho fatto un po' il volontario da giovane quindi so quanto è bello fare quello che fate - ha iniziato così il suo discorso il dottor Castrese - il volontariato lo devono fare tutti. Non c'è età" Rivolgendosi poi ai sindaci, "E voi sindaci siete la parte più bella. Conosco le difficoltà a cui vanno incontro e le comprendo e cerco di stare vicino a loro. Noi abbiamo fiducia nelle istituzioni ma voi abbiate fiducia nei vostri sindaci. Quando vengo al nord e vedo come si lavora al nord, lo dico con ammirazione, c'è uno spirito diverso, c'è molto da imparare. Qui si riesce a fare sistema, a fare squadra. Se non c'è il volontariato in supporto al sindaco non si può fare molto. Quindi voi siete l'essenza, la parte più bella dell'Italia. La mia presenza qui è un piccolo segno di vicinanza e di supporto per dirvi non vi fermate perché di voi c'è bisogno" ha concluso ricordando l'importanza di un prefetto che incontra, conosce e capisce la realtà del territorio per poter svolgere al meglio la propria funzione, e ringraziando ancora una volta le autorità per l'invito ricevuto.

 

Gianfranco Ramelli

Sergio Redaelli

Renato Gervasoni

A esprimere il suo ringraziamento nei confronti di sua Eccellenza e dell'associazione padernese è stato poi il primo cittadino, Torchio, "Ringrazio il prefetto di essere venuto a trovare una realtà preziosa fatta non solo dei servizi ma anche della parola, della chiacchierata che aiuta le persone in momenti di difficoltà e preoccupazione. Auser è molto più di questo, perché si dedica con costanza al servizio degli altri." 

Ha infine preso la parola il presidente della sezione di Lecco, Dossi, ringraziando il dottor De Rosa, "per questa cortesia e attenzione che penso non sia così normale - ha riferito - avere la massima carica del territorio a far visita a un'associazione come la nostra. Grazie ai sindaci e alle istituzioni che sono i più grandi alleati". Ha concluso l'intervento menzionando l'impegno che sta portando avanti per creare una legge a favore del volontariato, proprio perché "queste realtà non nascono da sole ma bisogna impegnarsi per fare in modo che si sviluppino le possibilità per implementarle".

 

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L'incontro si è concluso con la consegna delle targhe ai soci più "longevi" di Auser e che prima di tutti sono entrati a far parte del sodalizio: l'ex presidente, per quattro mandati consecutivi, Gianfranco Ramelli, e i soci Sergio Redaelli e Renato Gervasoni, rispettivamente da 26 e 25 anni in Auser. 

Al prefetto lecchese sono stati consegnati infine degli omaggi - tra cui la maglia arancione di Auser - ed è stato nominato ufficialmente socio onorario del sodalizio.

 

F.Fu.

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