Accadeva 30 anni fa/111 marzo: via al piano territoriale de Parco del Curone, ma Osnago protesta. Tante opere a Merate

Il 1° marzo 1991 l’assemblea del Consorzio che gestisce il parco naturale di Montevecchia e Valle del Curone approva finalmente il primo piano territoriale. Un momento quasi storico per una larga parte della Brianza autentica perché lo strumento urbanistico redatto dall’arch. Ripa non si limita ad una generica esposizione di criteri per la tutela ambientale ma introduce norme rigorose che riguardano le aree agricole, quelle già urbanizzate, gli edifici esistenti, gli impianti produttivi, le case di pregio e, soprattutto i piani regolatori dei comuni che partecipano al consorzio: Sirtori, Perego, Rovagnate, Olgiate Molgora, Montevecchia, Cernusco, Osnago, Lomagna, Missaglia e Viganò. Sono piani confusi non armonici fra loro. Le previsioni di insediamento dovranno d’ora innanzi fare i conti con il piano territoriale che, tra l’altro, disegna i nuovi confini che vengono molto ampliati ricomprendendo tutto il paese di Montevecchia, le cascine di Rovagnate, Monte, Casternago fino alla Bernaga di Perego, le località Molere di Viganò e Piccardino di Missaglia, tutta la fascia oltre la ferrovia di Osnago fino a lambire la parte nord-ovest di Lomagna. Eugenio Mascheroni, sindaco di Montevecchia dice: “Il piano territoriale favorisce una nuova mentalità urbanistica, un modo nuovo di prevedere lo sviluppo di una zona da salvaguardare. E se tra qualche decennio non avremo raggiunto questo obiettivo vorrà dire che tutti i nostri sforzi sono stati vani”. Ebbene alla luce di oggi, trent’anni dopo, possiamo dire che l’obiettivo è stato raggiunto. E gli sforzi non sono stati vani.




Merate prepara il rilancio urbanistico con una revisione generale del piano regolatore. Gli alleati Mario Gallina (Dc) e Aldo Castelli (Psi, sindaco e vice sindaco con delega all’urbanistica), affidano all’architetto Giuseppe Gambirasio il compito di rilevare il lavoro svolto sin qui dall’ingegner Emilio Viganoni, autore del primo Prg cittadino. L’idea che traspare dalle prime discussioni e ancora quella di sospingere lo sviluppo urbanistico nonostante quanto già fatto soprattutto dalle cooperative tra Merate centro, Merate zona sud con la creazione di una via prima inesistente – via Maria Gaetana Agnesi – e Novate via Cerri.


Mario Gallina e Aldo Castelli

“O ci date i medici oppure chiuderemo l’ospedale”. Non è la solita frase appioppata al giornalista di turno ma la categorica affermazione di Sandro Cesana, presidente dell’Unità Socio-Sanitaria Locale e di Ferdinando Schieroni, direttore sanitario del San Leopoldo Mandic. Mancano i medici e i reparti soffrono, in particolare il Pronto soccorso. Come si vede per quanto ne dicano i soliti detrattori in camicia azzurra e cravatta blu, le lamentele per la scarsa attenzione della Regione nei confronti dell’ospedale di Merate risalgono a decenni fa. Nel frattempo almeno una buona notizia: alla Beton Villa i lavori di costruzione del nuovo reparto di Psichiatria su progetto risalente al 1987 ma ancora di attualità. A dirigere il reparto il dottor Ambrogio Bertoglio, un Aiuto, due Assistenti e 16 infermieri. Cento giorni per completare i lavori.


Sandro Cesana

Appena varato il piano territoriale ed ecco che arriva l’Agip intenzionata a costruire un pozzo in località Fornace di Bagaggera alla ricerca di idrocarburi liquidi o gassosi. Nel progetto il pozzo principale dovrebbe scendere fino a 4mila metri di profondità. L’area sarebbe tutta un gigantesco cantiere. Parco, proprietari e cittadini organizzano la resistenza.

Intanto torna di auge il progetto di creazione di Pe.Sa.Ro. acronimo derivante dalla fusione di Perego, Santa Maria e Rovagnate. Ne parlano con convinzione i sindaci Amelio Galbusera di Rovagnate e Pierluigi Montanelli di Santa Maria. Mentre Maria Luisa Crippa sindaca di Perego preferisce non sbilanciarsi ritenendo che la popolazione del suo comune sia la più restìa a questa fusione. Più di 25 anni dopo  nascerà La Valletta Brianza dall’unione tra Perego e Rovagnate. Mentre Santa Maria ha preferito continuare a fare storia a sé.

Il 3 marzo nella prestigiosa cornice di villa Confalonieri viene presentata la formazione di ciclismo femminile dell’A.S. Merate cantine Pirovano. Tra loro due forti atlete come la Bonanomi e la Chiappa.



Sono trascorsi meno di 20 giorni dalla presentazione del Piano territoriale curato dall’architetto Pietro Ripa che già parte la controffensiva di Osnago, comune storicamente guidato dalla Democrazia Cristiana attualmente incarnata nel sindaco Angelo Bonanomi. La questione è semplice e va riletta oggi quando si parla (e critica) l’area Marasche. Il prg di Osnago è fortemente espansivo, il comune teme l’accorpamento degli enti locali con popolazione sotto i 5mila abitanti quindi spinge sull’edificazione. Il piano territoriale include nei confini del Parco di Montevecchia tutto il terreno oltre la ferrovia. A spiegare le proteste ci pensa l’assessore Luigi Mandelli: “Il parco ha invaso il nostro territorio ponendo vincoli per noi inaccettabili. Il Piano regolatore prevede oltre la ferrovia una ‘zona urbana di riserva’, ovvero un’area ove sviluppare l’edilizia residenziale se la popolazione osnaghese dovesse crescere”. A nulla valgono i rilievi della minoranza di sinistra Con Guido Alborghetti e Marco Molgora. Lo sviluppo edilizio è già imponente senza andare a coprire di cemento anche i terreno che confinano con le Orane.


Angelo Bonanomi e Eugenio Alborghetti

La pentola delle opere da realizzare dentro e fuori la città di Merate, ribolle. Battista Albani protesta per i ritardi con cui la Soprintendenza ha autorizzato i lavori al Parco dei Cipressi, più noto come “cannocchiale”, frutto di un accordo tra la proprietà Brivio e il comune nella persona dell’ing.Luigi Zappa. L’intesa prevede la possibilità di aprire al pubblico parte del parco previa sistemazione del verde e della muratura esterna. Ma i lavori tardano a partire. “Colpa della burocrazia” tuona l’Assessore.



Sull’area Cazzaniga il “referendum” casereccio promosso dal verde Alfredo Biffi viene bollato come un fallimento. Ma Biffi non si scoraggia, intanto 180 dei 200 questionari distribuiti sono tornati con la volontà di mantenere in larga parte a verde pubblico attrezzato, l’area. E poi perché, seppure “mollato” dai partiti altri personaggi che in città hanno un peso riconosciuto si stanno muovendo per giungere a un vero a proprio referendum consultivo come previsto dallo statuto comunale. Mentre in giunta si valuta il progetto Botta di costruire una torre; progetto valutato positivamente da vice sindaco Aldo Castelli.

Infine, fuori ma non troppo dai confini comunali, il sindaco Gallina sollecita un vertice che abbia al centro il raddoppio della linea ferroviaria tra Carnate e Calolziocorte. Se ne parla da tempo ma il progetto si è arenato.

Il rotary club Merate con l’avvocato Vico Fresia organizza una serie di incontri dedicati agli studenti dell’ITC Viganò, su quale scelta prendere per il futuro. Presenti numerosi imprenditori.



Il 16 marzo tutti i “ghisa” del territorio si incontrano per la festa del Patrono al santuario di Sabbioncello per la tradizionale Santa Messa. Al termine, la benedizione dei mezzi di servizio e poi tutti al “Lido” di Imbersago per la cena sociale.

Marianna Comotti conquista il primo premio assoluto con medaglia d’oro dell’Amministrazione comunale alla terza edizione  del concorso d’arte organizzato dal Lion’s club per allievi della scuola d’arte applicata della Società di Mutuo Soccorso. Ad assegnare i premi (acquerello Enrica Consonni, disegno Simona Salomoni, stoffa Silvana Gerussi) il prof. Ildebrando Ferrario, presidente del sodalizio e il sindaco Gallina.


Sopra un momento della cerimonia e, sotto, Marianna Comotti



Nuovi incarichi per due protagonisti della vita politica meratese. Giovanni Battista Albani vince il braccio di ferro con l’ex assessore Ercole Redaelli e viene eletto segretario cittadino della Democrazia Cristiana. Le votazioni nella sede di vicolo Carloni: 59 preferenze, 12 schede bianche e una nulla. Albani rileva Mario Gallina nel frattempo diventato sindaco.


A sinistra, Battista Albani ripone la scheda nell'urna. A fianco Antonio Cova e Domenico Galbiati

Andrea Massironi, altro big della Dc, consigliere comunale, viene eletto presidente del Comitato di gestione della riserva lago di Sartirana. Succede al suo amico e collega, entrambi residenti nella frazione, Giampierluigi Bonalume.


Andrea Massironi

  
 111/continua
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