Merate: per la Fabio Sassi quadro di un 2020 difficile, ma la onlus ha voglia di 'ripartire'


Anche nel 2020 segnato dalla pandemia, l'associazione Fabio Sassi non è venuta meno al suo obiettivo principale: quello di fornire un "pallium", un mantello - da qui il termine cure palliative - che protegga i malati terminali e dia loro la dignità che meritano. È questo quanto è emerso fin dalle prime battute della relazione esposta dal presidente della onlus meratese Daniele Lorenzet nel corso dell'assemblea dei soci, convocata nella serata del 7 luglio presso la sede di via Campi della cooperativa sociale Casa Amica.

Un anno difficile, con la maggior parte delle attività bloccata e dove, inevitabilmente, il paragone con i periodi precedenti mostra dati che paiono negativi. Tuttavia, la Fabio Sassi è riuscita a portare avanti alcuni tra gli aspetti più rilevanti, senza dimenticare il fatto che, da inizio pandemia, l'Hospice Il Nespolo di Airuno non è stato chiuso un solo giorno per i parenti degli ospiti, e non si sono mai verificati cluster di Covid. Dallo scorso lunedì, sono ripartite, timidamente, anche le attività di assistenza dei volontari, che verranno incrementate nelle prossime settimane.

Il presidente Daniele Lorenzet

 Tra le voci citate da Lorenzet nella relazione, in primis, i rapporti istituzionali - "con ATS Brianza, con l'ASST di Lecco e con enti pubblici e privati locali, provinciali e regionali", mantenuti saldi. "I dati mostrano un crollo completo relativo all'aspetto delle cure domiciliari" ha spiegato, relazionando come il numero dei malati assistiti dai volontari era stato nel 2013 pari a 32, solo 2 nel 2020. A fronte di questo, si è avuto un aumento notevole dei pazienti assistiti dal Dipartimento della Fragilità, 338 nel 2020 rispetto ai 202 del 2013. "Una tradizione consolidata" - è così che il presidente ha definito il rapporto con l'ASST lecchese, con la quale è stata recentemente rinnovata la convenzione, ora con validità triennale. Tra l'altro, l'associazione ha pochi mesi fa cambiato la sede dei suoi uffici, che sono stati spostati nella palazzina storica dell'ospedale Mandic, nella zona dell'amministrazione, e avrà a disposizione le sale dei nosocomi di Merate e Lecco per organizzare riunioni. Allo stesso modo, anche il rapporto con gli enti locali è stato mantenuto grazie alla presentazione del bilancio sociale, dei notiziari e di altre documentazioni.

Albino Garavaglia

Per quanto riguarda l'aspetto della comunicazione e della promozione: "Si tratta di una sezione colpita duramente, il cui operato è stato quasi interamente paralizzato" ha precisato Lorenzet, ricordando però i punti sui quali si è riusciti a lavorare. Prima di tutto, il notiziario - con due uscite, a maggio e a novembre, per una tiratura di 7.500 copie ciascuna - e la distribuzione dei sacchetti per il pane volti alla promozione della campagna del 5x1000. Citando il notiziario, è stato impossibile non portare alla memoria il suo storico direttore, Sergio Perego, mancato durante la pandemia, a cui è subentrata la dottoressa Barbara Garavaglia. Un altro aspetto penalizzato è stato quello della raccolta fondi, per cui la Fabio Sassi ha dovuto fare i conti con un altro lutto improvviso. È infatti mancata Patrizia Piolatto, responsabile e caposaldo della sezione, il cui incarico è passato nelle mani di Maurizio Todeschini nel corso dell'ultima assemblea. "Tutte le iniziative sono state annullate, e nonostante avessimo temuto che le donazioni ne avrebbero risentito ci siamo dovuto ricredere. Molte associazioni e aziende ci hanno fornito, soprattutto durante i primi tempi di emergenza, dispositivi di protezione individuale come mascherine, camici e soprascarpe, praticamente impossibili da reperire" ha precisato Lorenzet, ringraziando a questo punto due "grandi nomi" da cui sono arrivati aiuti altrettanto importanti: Caprotti e Armani.

Tra i 435.000 euro provenienti dalle donazioni, una grossa fetta è occupata dall'erogazione di due annualità del 5x1000, per cui nel 2020 sono arrivati contributi per 138.705 euro da 4.211 persone (nel 2019 erano state 4.255 per 137.184 euro). A questo proposito, prosegue senza sosta l'attività di sensibilizzazione sul tema, con una spiegazione dettagliata degli obiettivi della onlus e del suo valore sul territorio. Alla campagna ha aderito anche quest'anno la cantante Antonella Ruggiero, che ha a cuore l'attività della Fabio Sassi. 
Con le scuole chiuse, sono stati ovviamente sospesi i progetti per gli studenti, ad esclusione di un percorso di ascolto e accompagnamento online, coordinato dalla dottoressa Federica Azzetta rivolto agli insegnanti, a cui ha aderito un gruppo di docenti del liceo Agnesi di Merate. Tra le sezioni che hanno invece continuato ad operare, il supporto al lutto - che ha visto anche subentrare Matteo Beretta come nuovo responsabile del gruppo - la sezione segreteria e l'amministrazione.
"Ad oggi, i numeri parlano di 211 volontari attivi, a fronte dei 224 del 2020" ha precisato Daniele Lorenzet, ricordando un'allarmante statistica nazionale che mostra un taglio del 40% dei volontari post Covid, con un calo particolare dell'attività solidale tra i più giovani. Guardando al futuro in un'ottica sempre positiva, però, Lorenzet ha colto l'occasione per ringraziare quanti in questi mesi hanno voluto far sentire la propria presenza, dando una mano ove possibile. L'Hospice Il Nespolo, nel 2022 celebrerà il ventennale dalla sua apertura. È invece prevista per la fine di quest'anno l'apertura di una struttura ospedaliera allestita presso il nosocomio di Lecco, annunciata proprio lunedì dall'assessore regionale Letizia Moratti, dotata di 10 letti, fortemente voluta dal dottor Gianlorenzo Scaccabarozzi, direttore del Dipartimento delle Fragilità. "Sono convinto che tutte le difficoltà potranno essere superate" ha concluso speranzoso Lorenzet, passando la parola al direttore amministrativo, il dottor Giacomo Molteni, a cui è spettata la presentazione del bilancio.

Il dottor Giacomo Molteni

Esponendo i punti salienti del capitolo 2020 e il budget per quest'anno, ha spiegato che il 2020 è stato chiuso con un risultato di esercizio in negativo per 41.994 euro, a fronte dei 25.400 del 2019, "Un risultato abbastanza soddisfacente rispetto alla previsione fatta dall'assemblea, che aveva ipotizzato un disavanzo molto più alto. Determinante in questo è stato l'apporto fornito dal doppio contributo del 5x1000, che ha inciso positivamente". Il 2020 ha visto poi entrate per 515.513 euro, con contributi da persone fisiche pari a 177.000 euro - contro i 170.000 preventivati, voce più rilevante dopo il 5x1000. Dalle associazioni e dalle aziende sono stati incassati invece 45.000 euro (erano stati 62.000 euro nel 2020), e una sorpresa è arrivata invece dalle sovvenzioni istituzionali, pari a ben 12.850 euro, "un buon segno".

I cali si sono riscontrati, invece, nei contributi dati dalle iniziative di terzi e dalle raccolte fondi. Dopo la breve relazione di Cinzia Sassi, fatta a nome del Collegio dei Revisori, i punti all'ordine del giorno sono stati votati all'unanimità, alla presenza del segretario Albino Garavaglia.
L'assemblea si è chiusa dandosi appuntamento a settembre per una vera ripartenza, nella speranza di potersi lasciare alle spalle questo periodo buio e di sofferenza per tutti.
G.Co.

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