Valletta di Novate: una pista da ciclo e moto cross tracciata nel bosco. A rischio l’incolumità dei pedoni. E’ autorizzata?


L'ultimo episodio risale a fine della scorsa settimana quando un adolescente affrontando la curva a "gomito" ricavata tra una pianta e l'altra ha perso il controllo del mezzo schiantandosi al suolo e rimediando una frattura. Per lui si sono mobilitati una dozzina tra soccorritori del 118 e personale dei vigili del fuoco, allertati da un medico che si trovava a passeggiare in quel momento nel bosco e che gli ha prestato le prime cure.

Ma l'episodio non è l'unico e di certo non sarà l'ultimo.

Teatro dell'incidente la pista da cross che è stata ricavata in un appezzamento di bosco che si trova in comune di Merate, almeno così indicano le mappe che abbiamo consultato, e che scendendo verso la roggia conduce a Imbersago.

Qui il sottobosco è scomparso livellato da piste ricavate ad hoc per la pratica del cross di moto e biciclette. In realtà la situazione è così da decenni, con buona pace di chi nel verde ci va per passeggiare, trovare frescura e rispettare la Natura. Negli ultimi mesi, però, la situazione è notevolmente peggiorata e se prima i sentieri erano tracciati ora sono chiaramente marcati, con tanto di dossi ricavati sfruttando le radici e dislivelli, passerelle in legno, canali di scolo riempiti da legname tagliato e utilizzato per coprire e creare dei passaggi.

L'area è aperta e fruibile da chiunque: non ci sono cartelli, né protezioni o recinzioni, né regolamenti che indichino chi la può utilizzare, come e quando, con quali limitazioni e non ci sono nemmeno le avvertenze per evitare spiacevoli episodi. Chi esce dal sentiero pedonale nel bosco si ritrova sulla pista e sulla traiettoria di qualche bicicletta o moto lanciata alla conquista del dosso per il salto migliore.

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Non sono rari, infatti, gli alterchi tra coloro che passeggiano e coloro che invece scorrazzano a velocità sostenuta tra un "tornante" e l'altro, tra una salita, un dosso e una passerella, rischiando l'incidente.

La curva creata ad hoc e dove si è verificato l'ultimo incidente

Se anni fa la pista era limitata a qualche sali-scendi ora i percorsi si sono allargati e le gimcane tra gli alberi sono diverse.

La zona è "desertificata", ci si passi il termine.

Non un filo d'erba cresce e le piante sono state tagliate in più punti affinchè non costituissero un ostacolo al passaggio dei velocipedi.

Ora se quello è un circuito regolamentare, autorizzato e dunque non creato abusivamente, servono cartelli con indicazioni precise e chiare e avvertimenti altrettanto chiari per chi, ignaro, è alla ricerca di una passeggiata ristoratrice nel verde e rischia invece di trovarsi al centro di una gara di cross.

Se, invece, come temiamo si tratta di un pezzo di bosco "di nessuno" per modo di dire (perchè sulla carta un proprietario esiste) e dunque diventato mercè di tutti coloro che hanno ritenuto di poterci creare una pista da cross, allora serve un intervento dell'autorità. A tutela dell'ambiente e del poco verde che ci è rimasto e della incolumità pubblica di chi ci passeggia.

S.V.
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