Merate: osservazioni di enti e cittadini, indicazioni del nuovo piano di gestione e parere tecnico. Ecco le schede di sintesi

La seduta del consiglio di gestione della riserva lago è stata occupata dalla veloce lettura delle osservazioni al piano presentate da enti e cittadini, del documento stesso e infine del parere del tecnico.

L'assessore Andrea Robbiani e l'ing. Tommaso Mandelli dell'ufficio tecnico


A condurre l'esposizione è stata la dottoressa Barbara Raimondi della società Idrogea che ha appunto redatto il piano.
I pareri giunti hanno chiesto delle integrazioni al piano, richiamato a degli obblighi oppure dettato delle opportunità. Sono arrivati da soggetti competenti in materia ambientale ed enti territoriali (Arpa, Parco Adda Nord, Regione Lombardia, Parco del Curone) oppure dalla platea "popolare" (associazione di pesca La Briantea, associazioni ambientaliste, comitato civico ambiente, privati, firmatari di una petizione).
Tale documento dopo il recepimento delle modifiche andrà in Regione da dove potrebbe ritornare in comune con ulteriori indicazioni per poi approdare infine in consiglio comunale per la sua definitiva approvazione.

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ARPA
L'agenzia per la protezione dell'ambiente ha chiesto di effettuare una analisi esaustiva degli impatti dovuti agli scarichi di acque reflue urbane nel SIC.





PARCO ADDA NORD
L'ente con sede a villa Gina a Trezzo d'Adda ha presentato due suggerimenti e avanzato una richiesta relativi alla ri-piantumazione delle piante rimosse da sostituire, l'eventuale rivalsa economica su proprietari di aree con essenze esotiche da estirpare, la capitozzatura di piante morte.


REGIONE LOMBARDIA
11 le indicazioni fornite relativamente alla regolamentazione delle attività antropiche, al divieto di manifestazioni, al sorvolo di droni, al taglio del canneto, alla chiusura temporanea o permanente di alcune aree protette. Il piano consente le manifestazioni organizzate direttamente dall'ente, la storica Messa in occasione dei santi patroni mentre vieta l'utilizzo dei mezzi telecomandati, quindi anche dei droni. Il parere del tecnico si allinea alle indicazioni del piano confermando il divieto per qualsiasi manifestazione sportiva. Per quanto riguarda gli accessi il piano non comprende chiusure eccezionali ma secondo la dottoressa Raimondi la norma può essere implementata con chiusure comprovate da esigenze di sicurezza o conservazione.

In prima fila Cesare Della Pietà (Parco Curone), dietro Luigi Esposito Parco Adda Nord,
Elena Calogero del comitato civico ambiente, Tino Passoni


PARCO DEL CURONE
Tre gli "inviti" giunti da cascina Butto tra cui la richiesta di una valutazione sull'incidenza della pesca.


ASSOCIAZIONE PESCATORI LA BRIANTEA
Sei le osservazioni presentate. Si parte dalla richiesta che il SIC resti in gestione al comune. Ipotesi non possibile per via della legge regionale n. 28 del novembre 2016. Andrà respinta anche la richiesta di consentire il libero accesso tutto l'anno (tranne nel canneto). Il piano, si specifica nelle schede, ha optato per la limitazione dell'attraversamento per via della "sensibilità di alcune specie presenti e per l'afflusso antropico cresciuto nel tempo". Rincara la dose il tecnico che sottolinea come li libero accesso non può essere tecnicamente sostenuto se non negando la presenza di specie sensibili e momenti particolarmente affollalti durante l'anno. Ribadito il no a manifestazioni sportive o che non siano dell'ente gestore e ai fuochi pirotecnici in un buffer di 1 km. Concorde il tecnico che "non ritiene congruo ampliare le possibilità organizzative". Accolta la possibilità di temporizzare diversamente l'orario di accesso al sito pur mantenendo il divieto notturno di pesca. Divieto di pesca nella zona A da aprile e fino a metà giugno secondo i pescatori. Il piano non consente l'accesso nella zona a nord da marzo a metà giugno, dunque un mese in più. Respinta dal piano e confermata dal tecnico, la richiesta di pasturazione a causa delle scadenti qualità delle acque del lago.


ASSOCIAZIONI CROS, MONTE DI BRIANZA, WWF, LEGAMBIENTE
8 le istanze presentate tra cui la una maggiore fruibilità del capanno che, invece, la norma disciplina sotto il controllo dell'ente gestore e ai fini dell'osservazione naturalistica. Norma restrittiva, specifica il tecnico, per evitare usi impropri della struttura. Inapplicabile secondo il parere tecnico la possibilità di estensione dalla fascia di rispetto degli spettacoli a due km. La creazione di un comitato tecnico scientifico, come richiesto, potrebbe comportare delle complicazioni al momento del passaggio sotto il parco di Montevecchia quindi l'ipotesi è stata scartata. La norma di accessi con limitazioni in alcuni periodi dell'anno può essere implementata con chiusure per comprovate esigenze di conservazione e sicurezza.


CIVICO GRUPPO AMBIENTE MERATE
Il piano non affronta la questione sollevata degli impianti di illuminazione e del loro potenziale inquinamento. Il tecnico puntualizza che la presenza dell'osservatorio astronomico già di per sè impone regole più restrittive. Non si entra nello specifico della conformazione dei sentieri ma il Piano verrà aggiornato Il comitato chiede la chiusura totale da inizio marzo a fine luglio di tutto il sito e il divieto assoluto di accesso ai cani. Il piano prevede la chiusura del sito dalle 20 alle 8 e dal 1° marzo al 15 giugno con passaggio cani solo nella zona di rispetto. Secondo il tecnico il divieto ai cani nella riserva può essere allineato a quanto già in vigore per tutti i parchi cittadini. Ulteriori restrizioni delle possibilità fruitive andrebbero in contrasto con l'idea di riserva naturale orientata


PASSONI
Si suggerisce l'utilizzo del misuratore di portata dell'effluente Ruschetta per il calcolo del bilancio idrologico. Si tratta di misurazioni previste dal piano e che secondo il tecnico si possono fare anche con misuratori non fissi La presenza di guardie ecologiche nel sito sarà consequenziale al passaggio del SIC al parco di Montevecchia quindi nel nuovo Piano non è necessario richiamarne l'obbligatorietà.

A sinistra Andrea Massironi


MASSIRONI 
Andrea Massironi è stato il portavoce delle istanze di oltre 1000 cittadini meratesi. Le richieste si sono spesso sovrapposte a quelle pervenute da altri enti (permanere della gestione in capo al comune, accesso ai cani solo dalla foce al Bagnolo, possibilità di manifestazioni non solo organizzate ma anche autorizzate dall'ente gestore, differenziazione orari di ingresso e uscita in base a ora solare/legale). Rigettata la proposta di completare la rete dei canali intorno al lago. Il piano, si legge, ha analizzato le conseguenze sulla riserva di tale realizzazione e ciò, puntualizza il parere tecnico, "significherebbe negare le evidenze scientifiche apportate dal piano". Non accoglibile "per le caratteristiche intrinseche" della tipologia di spettacoli la proposta di limitazione del divieto dei fuochi pirotecnici solo per la riserva e l'area di rispetto.
S.V.

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