Verderio: in aula il testimone per la morte di Leandro Aloe

Si è aperta nel primo pomeriggio di oggi la fase istruttoria del procedimento penale a carico di N.V., il 28enne residente a Cornate d’Adda rimasto coinvolto nell’incidente avvenuto il 15 ottobre 2019 sull'arteria che conduce a Verderio. Al ragazzo classe 1993 viene contestato dalla Procura di Lecco il reato di omicidio stradale perchè - secondo una tesi accusatoria ancora tutta da dimostrare - mentre guidava la sua auto in direzione Verderio, nell’effettuare una svolta su via Brugarola non si sarebbe accertato della presenza di veicoli dietro di lui, tagliando così la strada al motociclista 33enne Luigi Leandro Aloe, originario di Sotto il Monte, che in seguito al devastante impatto aveva perso la vita.


L’audizione dell’unico testimone chiamato dalla pubblica accusa, oggi sostenuta dal Vpo Mattia Mascaro, -avendo l’avvocato Alessio Passoni, difensore del 28enne, consentito all’acquisizione delle relazioni effettuate dai Carabinieri intervenuti sul luogo per i rilievi- non ha chiarito la dinamica dei fatti; secondo quanto ricordato dal teste, che come l’imputato si trovava a bordo della sua vettura in direzione Verderio, la potente moto su cui viaggiava il 33enne deceduto il giorno successivo all’incidente, stava procedendo ad una velocità moderata, di circa 50 km/h. A memoria del testimone oculare l’imputato, dopo aver atteso il momento adatto per girare, aveva già in parte iniziato la manovra di svolta a sinistra in via Brugarola. Non ha invece visto se il centauro abbia superato la linea di mezzeria, invadendo così l’altra corsia. Sarà la prossima udienza a chiarire meglio quanto avvenuto quel giorno: il giudice Giulia Barazzetta ha disposto tuttavia un nuovo “calendario”, spostando il processo dal prossimo 5 luglio -come ipotizzato in precedenza- a dopo l’estate, ovvero al 4 ottobre.
B.F.
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