Merate: aiuto statale percepito indebitamente, chiesti 12 mesi

All'udienza dello scorso aprile il pubblico ministero Paolo Del Grosso aveva chiesto un'integrazione probatoria. Quest'oggi ha reiterato la richiesta di condanna a carico dell'imputato già prospettata in quella sede. Un anno la pena a suo avviso da applicare a carico di un cittadino marocchino accusato di "Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato" ai sensi dell'articolo 316 ter del codice penale.
La straniero - stando all'accusa mossa a suo carico - avrebbe continuato a percepire dall'INPS l'assegno sociale pur di fatto essendo tornato a vivere in pianta stabile nel suo Paese natio o comunque trascorrendo all'estero un arco temporale tale da far venir meno uno dei requisiti necessari per ottenere quell'aiuto dallo Stato italiano, riconosciuto anche agli immigrati pur dimoranti però sul territorio per un numero prefissato di giorni in capo ad ogni anno. In contestazione, dunque, 3.988 euro percepiti nel 2014 e 4.613 euro ottenuti nel 2015. L'uomo, oggi trasferitasi in Marocco definitivamente, non avrebbe nemmeno comunicato ad INPS il cambio della propria residenza in Italia da Merate a Olgiate. Da qui una ulteriore contestazione mossa dal rappresentante della pubblica accusa all'imputato, assistito dall'avvocato Arianna Imbasciati che quest'oggi ha insistito per l'assoluzione, sottolineando come lo straniero sia stato lontano dell'Italia per assistere la moglie malata ed non era stato informato della necessità di dover informare della circostanza l'INPS. La sentenza è calendarizzata per il prossimo 1 luglio.
A. M.
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