Fiom su rinnovo del contratto della piccola e media industria
Un’ipotesi di accordo che coinvolge migliaia di lavoratrici e lavoratori di 400 aziende della provincia di Lecco. Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil, insieme a Unionmeccanica Confapi, hanno sottoscritto l'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro della piccola e media industria metalmeccanica, orafa e installazione di impianti. Il nuovo contratto, con decorrenza dal 1 giugno 2021 e durata fino al 31 dicembre 2024, prevede un aumento dei minimi sul livello medio di 104 euro che verrà distribuito in quattro tranche: 23 euro a giugno 2021 e a giugno 2022, 25 euro a giugno 2023 e 33 euro a giugno 2024. L'accordo giunge dopo solo sette mesi dalla scadenza del precedente contratto.
“Si tratta di un'ipotesi di accordo che valorizza e riconosce il lavoro dei dipendenti della piccola e media impresa e arriva tre mesi dopo il rinnovo del contratto nazionale di Federmeccanica – afferma Maurizio Oreggia, segretario generale della Fiom Cgil Lecco –. Il rinnovo di questo contratto è molto importante perché nella nostra provincia sono centinaia le aziende che lo applicano e anche in questo caso assistiamo a un miglioramento della vita delle persone che lavorano nel settore, ma anche di intere famiglie, soprattutto in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando”.
Ora l'ipotesi di accordo sarà sottoposto al voto delle lavoratrici e dei lavoratori nelle aziende. Lunedì inizieranno le assemblee.
“Si tratta di un'ipotesi di accordo che valorizza e riconosce il lavoro dei dipendenti della piccola e media impresa e arriva tre mesi dopo il rinnovo del contratto nazionale di Federmeccanica – afferma Maurizio Oreggia, segretario generale della Fiom Cgil Lecco –. Il rinnovo di questo contratto è molto importante perché nella nostra provincia sono centinaia le aziende che lo applicano e anche in questo caso assistiamo a un miglioramento della vita delle persone che lavorano nel settore, ma anche di intere famiglie, soprattutto in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando”.
Ora l'ipotesi di accordo sarà sottoposto al voto delle lavoratrici e dei lavoratori nelle aziende. Lunedì inizieranno le assemblee.