Novate: festa per il 45° del gruppo AIDO. Don Eugenio ricorda il piccolo Nicholas
Durante la santa Messa tenutasi la mattina di domenica 30 maggio 2021(festa della Santissima Trinità) presso la chiesta di Novate, il gruppo AIDO di Merate, Cernusco e Montevecchia ha celebrato il suo 45° anniversario di fondazione.
“Chi sa dirmi cosa vuol dire ‘AIDO’?” ha domandato don Eugenio ai bambini attorno a lui.
Al termine della celebrazione la vice presidente AIDO provinciale Marta Fumagalli ha letto la preghiera del donatore, mentre i rappresentanti dei vari gruppi AIDO alzavano il labaro quale omaggio a tutti coloro che, con il loro gesto, hanno ridato vita e speranza a tante persone.
Hanno preso parte alla cerimonia il presidente AIDO Provinciale di Lecco Giacomo Colombo e la vice Marta Fumagalli, il presidente del gruppo comunale AIDO Merate Bruno Bosisio e la vice Giovanna Panzeri, il sindaco di Merate Massimo Panzeri e l’assessore Franca Maggioni, e infine il sindaco di Cernusco Lombardone Giovanna De Capitani.
“Chi sa dirmi cosa vuol dire ‘AIDO’?” ha domandato don Eugenio ai bambini attorno a lui.
“Le persone che ci lasciano possono donare gli organi a chi ne ha bisogno, - ha continuato - pensate che molti anni fa un bambino ha donato addirittura sette organi.” Così Don Eugenio si è soffermato sulla storia del piccolo Nicholas Green, americano di 7 anni ucciso nel ’94 mentre era in vacanza in Italia con i genitori e che fece scalpore poiché la donazione di organi ai tempi non era molto comune (il papà di Nicholas, tra l'altro, fu ospite dell'Aido meratese alcuni anni fa).
Al termine della celebrazione la vice presidente AIDO provinciale Marta Fumagalli ha letto la preghiera del donatore, mentre i rappresentanti dei vari gruppi AIDO alzavano il labaro quale omaggio a tutti coloro che, con il loro gesto, hanno ridato vita e speranza a tante persone.
E.Ma.