Merate: 3^ erogazione di buoni spesa per l'emergenza covid. 106 famiglie sostenute. E la Croce Rossa dona derrate alimentari
L'assessore Franca Maggioni e la dottoressa Letizia Rao
Nel primo pomeriggio di oggi presso l'atrio del palazzo municipale si sono recati gli aventi diritto, organizzati su più giorni in modo da evitare gli assembramenti.
Per questo terzo bando, aperto dal 28 marzo al 30 aprile, e per il quale c'era un residuo di fondi pari a 36.795 euro sono state presentate 128 domande di cui 106 sono state accolte. Per poter soddisfare tutte le richieste il comune ha fatto una integrazione e, a conti fatti, l'erogazione è stata di 38.800 euro. Di questi 106 buoni spesa (da un minimo di 50 euro, a salire poi in base alle necessità e alla composizione del nucleo famigliare) 15 erano nuovi richiedenti, 47 alla seconda erogazione e 44 alla terza.
Complessivamente dallo Stato per questa forma di sostegno sono arrivati dall'anno scorso ad oggi 78.945 euro cui si sono aggiunte le donazioni di privati su un apposito conto e le integrazioni da parte del comune.
Come dicevamo per questa tornata le famiglie hanno potuto ricevere, oltre ai buoni utilizzabili per beni primari nei supermercati della zona o nelle farmacie, anche dei pacchi alimentari messi a disposizione dalla Croce Rossa che aveva precedentemente contattato l'ente manifestando questa possibilità, chiaramente accolta con favore e riconoscenza.
La predisposizione dei buoni e degli alimenti, nelle giornate indicate, ha richiesto un lavoro di squadra. Con il pieno appoggio dell'assessore Franca Maggioni e del sindaco Massimo Panzeri, che hanno mostrato particolare sensibilità all'emergenza e alle difficoltà della famiglie, l'ufficio servizi sociali, con le assistenti dottoressa Letizia Rao e Severina Villa, ha preparato la ripartizione dei buoni, in base ai criteri previsti dal bando, supportate dalle tirocinanti in forze presso l'ente.
Una parte delle derrate alimentari è stata fornita anche all'associazione Altra Metà del Cielo che in questo periodo sta lavorando ben oltre il "normale" e al Centro Aiuto alla Vita.