Osnago: il cinema primo ad aprire in zona. Con Minari e Nomadland è buona la prima

C’è tanta voglia di cinema dopo mesi di chiusura dei botteghini. Con la zona gialla, dal 26 aprile, gli appassionati della settima arte si sono guardati attorno alla ricerca di una sala aperta. Nel Meratese e Casatese i più reattivi sono stati gli organizzatori di Osnago. La Sala Cine-Teatro Don Giuseppe Sironi è l’unica al momento ad essere tornata ad offrire il servizio. La prima proiezione è stata il 1° maggio, con Minari, miglior film straniero ai Golden Globe 2021 e Oscar alla migliore attrice non protagonista a Youn Yuh-jung. Questo fine settimana altro capolavoro con Nomadland, che ai recenti Oscar si è portato a casa tre statuette, le più prestigiose: miglior film, miglior regia, miglior attrice protagonista per Frances Mc Dormand. Un inizio col botto, complice la ripresa a rilento della concorrenza, che solitamente si accaparra le prime visioni.



La capacità della sala di Osnago da 348 posti è stata ridotta a 148 e fino ad ora ha soddisfatto la domanda. Settimana scorsa sono stati staccati all’esordio di sabato 125 biglietti, mentre alla replica del giorno successivo qualcuno in meno. Per Nomadland l’8 maggio ci sono stati 120 spettatori. Se per i più restii vige la prudenza, chi si è messo in fila in via Gorizia professa un grande entusiasmo. “Provo grande soddisfazione e un senso di liberazione – ha commentato Claudio Scaccabarozzi, professore di Lettere alle superiori e redattore per Badtaste.it – La speranza è che duri il più possibile. Intanto ci godiamo la proiezione. Sono attratto dal successo che ha riscosso questo film indipendente. Sono molto incuriosito dalla regista Chloé Zhao, che dopo Nomadland uscirà con un film Marvel, due film agli antipodi a dimostrazione del fatto che il cinema non ha confini”.



I volontari del cine-teatro di Osnago, al centro Mauro Fumagalli

Negli anni, il cine-teatro di Osnago ha fidelizzato il proprio pubblico con una valida proposta di cinema d’essai. Il cine-teatro sceglie autonomamente i titoli dei film, facendo riferimento alla società Barz and Hippo (gestore del Cinema Beltrade di Milano), che fa da tramite con le case di distribuzione. Molti spettatori arrivano da fuori Osnago, e non solo dai Comuni limitrofi. “Sappiamo che tanti che vengono da noi non abitano vicino. Per questo abbiamo deciso di anticipare l’orario di inizio del film alle 18.15, per consentire il rientro in tempo per il coprifuoco. Se sarà ritardato nelle prossime settimane ci adegueremo di conseguenza” ha detto Mauro Fumagalli, tra i responsabili del cinema di Osnago.



Il prof. Claudio Scaccabarozzi

“È piacevole tornare in sala – ha dichiarato il sig. Luigi di Merate – Avevo qualche titubanza per il fatto di dover tenere la mascherina per tanto tempo, ma dopo aver visto il film di settimana scorsa eccomi qui di nuovo”. Gli fa eco la signora Beatrice di Usmate, che con il marito Gianni era solita frequentare il cinema osnaghese già nel pre-pandemia: “Questa sala offre una buona programmazione. Non vedevamo l’ora di tornare, meno male che ora è possibile. Con le mascherine, le distanze, il gel disinfettante stare qui è più sicuro che andare al supermercato”.



Il sig. Luigi di Merate



Parecchie sono infatti le novità dettate dalla necessità di limitare i rischi del contagio dal Covid-19. È stato allestito il sito internet della parrocchia per consentire facoltativamente di prenotare i posti. All’ingresso viene misurata la temperatura corporea. Le persone sono tenute a rilasciare un nominativo e un recapito telefonico per essere ricontattate nel caso si sapesse entro 15 giorno di un soggetto che avesse contratto il virus. I posti sono distanziati (i conviventi possono stare vicini a due a due). Il bar è chiuso e dunque la consumazione in sala è vietata. Vige l’obbligo di indossare la mascherina chirurgica o FFP 2/3 (vietate quelle in stoffa). Ci si attiene al rigido protocollo voluto dal Ministero e che ACEC (Associazione Cattolica Esercenti Cinema), a cui la Sala Sironi è affiliata, ha contribuito a sviluppare e diffondere. “Nonostante le limitazioni, abbiamo voluto riaprire il prima possibile per dare un segnale positivo – conclude Fumagalli – L’affluenza anche di oggi è la dimostrazione che la gente ha voglia di andare al cinema”.




Beatrice e Gianni di Usmate

Pur nell’incertezza del momento, se le cose andassero per il meglio, il cinema di Osnago, che vanta una trentina di volontari, punta a cominciare già nella seconda metà di giugno la rassegna di cinema all’aperto giunta alla 17^ edizione “E per tetto un cielo di stelle”, che avviene in collaborazione con il Comune. Fino ad allora la programmazione della sala verrà stabilita strada facendo. Probabilmente ci saranno ulteriori date di replica per Nomadland. Dovrebbe arrivare a breve anche Rifkin's Festival, l’ultimo lungometraggio di Woody Allen.
M.P.
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