Merate: il parco di villa Confalonieri "chiude" per i lavori di manutenzione. Obiettivo: recuperare l'armonia delle origini



L'obiettivo è quello di restituire al parco di villa Confalonieri il suo splendore originario degli inizi del Novecento, riportando l'ampio spazio verde di circa 25mia mq, a un polmone nel cuore della città dove a farla da padrone siano il bello e l'armonia attraverso l’organizzazione e il disegno degli spazi che conferiscano identità al luogo e chiarezza di rapporti tra gli elementi storici di valore presenti. L’intervento ha ad oggetto le essenze vegetali, i camminamenti e le piazzole; con l’obiettivo della conservazione dell’impianto originario e, al contempo, la garanzia di una fruizione sicura che non danneggi il manufatto storico.
I lavori, di un importo a base gara di 230 mila euro, sono stati calendarizzati per oggi lunedì 3 maggio con una tempistica da contratto di 240 giorni. Durante questo periodo il parco sarà completamente chiuso alla fruizione pubblica per consentire agli operai del cantiere di muoversi in sicurezza.

Sono tre i principali interventi previsti: la manutenzione del verde con potature di alleggerimento e rimonta del secco , abbattimenti delle alberature pericolanti e successive nuove piantumazioni, la sistemazione dei vialetti e dei percorsi che circondano la villa, la messa in sicurezza del parco attraverso una nuova illuminazione lungo tutto l’anello pedonale.
Il progetto prevede che l’aiuola centrale del cortile d’onore venga liberata dagli infestanti per valorizzare il Cedrus Deodara centenario ; verrà inoltre posato un nuovo tappeto erboso in zolla per un inerbimento a pronto effetto. L'obiettivo è quello di riaprire la vista sulla facciata dell'immobile come era in origine per chi entra da via Garibaldi.
Il viale che abbraccia il fazzoletto verde centrale sarà rifatto con della nuova ghiaia e il terreno sarà rimodellato per favorire il deflusso delle acque ed evitare il ristagno. Per fare ciò saranno ripulite le canarole in rizzada e nei tratti in discesa saranno creati degli “scoli” perpendicolari al sentiero.


Nelle parti più ripide del camminamento si metterà una finitura con terra stabilizzata, compatta e drenante e nelle aiuole ai lati, ripulite anche in questo caso dal verde infestante, saranno piantati nuovi arbusti quali rododentri, azalee, pittosfori, tasso, spirea.
Il giardino all'italiana che si trova a sud della villa è attualmente “devastato” dalla piralide del bosso. L’intervento prevede il mantenimento del disegno originale in ogni suo dettaglio e dopo una attenta analisi svolta insieme all'agronomo dottor Luigi Bonanomi sulle possibili essenze da poter utilizzare, tra quelle più adatte all’arte topiaria è stato deciso di proporre per la parte lungo il muro di contenimento il Taxus x media “Hicksii” (in considerazione della semplicità e linearità del disegno in questo punto) mentre per il disegno degli arabeschi interni il Boxus macrophylla “rotundiflolia” leggermente più resistente agli attacchi di Piralide del Bosso rispetto alla specie Buxus sempervirens presente oggi.
I lavori di consolidamento del muro a secco, previa ulteriore rimozione della vegetazione infestante, verranno condotti tramite il recupero e accatastamento nelle immediate vicinanze delle pietre originali, la pulitura e poi il successivo loro riposizionamento sempre con tecnica a secco
 

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I viali a sud che attraversano il parco saranno realizzati in terra stabilizzata tipo “glorit” con sottofondo in ghiaia per permettere il drenaggio ed evitare il formarsi di pozze. L’illuminazione di tutto l’anello pedonale sarà su pali di altezza 2,5 metrie a una distanza di circa 20 l'uno dall'altro mentre i proiettori ai piedi delle statue di ingresso verranno sostituiti con nuovi proiettori a luce LED ; ci sarà anche la predisposizione per un futuro impianto di videsorveglianza.
Per la valutazione degli arbusti e il loro stato di salute ci si è affidati all'agronomo Bonanomi della Larix Italia srl che ha fatto una “relazione” per ciascun albero stabilendo le classi di propensione al cedimento, con un indice che va dalla A (rischio trascurabile) fino alla D (rischio estremo). La valutazione ha portato a decidere se procedere con tagli o con potature di alleggerimento o rimonta del secco, chiaramente secondo un cronoprogramma stabilito.


A sinistra il cedro che sarà abbattuto



In particolare l'enorme cedrus deodara che si trova al centro del parco, è destinato all’abbattimento in quanto come risultato dalla analisi visiva successivamente confermata da quella di laboratorio, la pianta presenta necrosi corticale con invasione di micelio di armillaria mellea ed è stata classificata ad alto rischio cedimento (categoria D); il progetto prevede di tagliare il suddetto albero ad una altezza di circa 4-6 metri, di eliminare completamente la corteccia e effettuare un trattamento insetticida fungicida. Il tronco rimasto potrebbe essere oggetto di un concorso per scultori del legno alla quale far seguire un evento culturale durante le fasi di lavorazione e per l’inaugurazione.
Il resto del legname sarà, in base alle caratteristiche utilizzato per realizzare delle sedute lineari e sobrie a formare tracce nell’erba e all’ombra degli alberi, in zone specifiche del parco.
Complessivamente saranno 24 le essenze da abbattere in quanto critiche e ne saranno ripiantumate altrettante cui si aggiungeranno anche i carpini, per un delta di una quarantina di esemplari in più.
Le sedute nei pressi della villa e del giardino formale saranno invece in pietra su disegno.
I giochi che attualmente si trovano nel centro del parco e che non hanno “un'armonia” tra loro e sono totalmente fuori dal contesto del giardino, saranno eliminati come anche suggerito della Soprintendenza L'area attrezzata sarà invece allestita nello spazio accanto alle “scuderie”.

Il "roccolo"

Un intervento importante e “suggestivo” sarà il ritorno del cono visivo tra la villa e il “roccolo” che si trova al limitare del parco, attualmente spezzato da un enorme alloro e da altre essenze cresciute negli anni in seguito alla scarsa manutenzione. I carpini attorno alla statua saranno potati e torneranno a formare l'emiciclo originario.
Il trinciato di tutte le piante sarà utilizzato come fondo di sottobosco per impedire la ricrescita degli infestanti.

Come saranno i viali con le essenze storiche

L'architetto Davide Maggioni

 

Un lavoro dunque molto importante, progettato dall'architetto Davide Maggioni, che ha puntato proprio a riportare la villa alla “nobilità” originaria, luogo di passeggiate e di ristoro, dove il bello e l'armonia la fanno da padrone, e che dovrà essere poi al centro di un “progetto” di riscoperta e valorizzazione degli spazi, interni ed esterni, per farla vivere a beneficio di tutti.
Soddisfatto l'assessore all'ambiente Andrea Robbiani, a cui si deve la volontà di tale intervento.
“Il parco della Villa Confalonieri è storicamente tra i più importanti ed imponenti della città, con una “posizione centrale, che permette, attraversandolo, di connettere la parte bassa della città, con il centro storico. Il progetto, voluto dalla nostra amministrazione e dal mio assessorato, intende recuperare gli elementi distintivi originari del parco, aggiungendo allo stesso tempo, una maggiore accessibilità con il rifacimento dei viali interni. La nostra intenzione è quella di restituire alla collettività un luogo realmente fruibile che, unitamente al restauro conservativo della Villa e degli edifici annessi, permetterà di riportare agli antichi fasti un ambito di grande pregio monumentale e naturalistico. Il lavoro svolto dall’équipe dell’architetto Maggioni ha pienamente risposto ai nostri obiettivi, con una progettazione rigorosa e priva di voli pindarici. Ora inizia la parte più importante, quella operativa e seguiremo con molta attenzione lo svolgimento di tutte le fasi per garantire il pieno rispetto delle tempistiche definite in sede di gara”.
S.V.
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