Merate: va in pensione Giuseppe Caldirola, ortopedico al Mandic dal 1999. Il ''dottorkaldi'' saluta colleghi e pazienti

Classe 1958 da quest'oggi il dottor Giuseppe Caldirola è ufficialmente in pensione.
Volto “storico” dell'ortopedia del Mandic, dove è approdato nel 1999, nel suo curriculum annovera esperienze lavorative nei primi anni Ottanta presso la clinica ortopedica IV dell'Università di Milano, ospedale san Raffaele, poi all'ospedale di Besana come assistente di ruolo e infine come aiuto corresponsabile al presidio di Carate.

Il dr. Caldirola

Ma la sua persona è legata anche per l'impegno e la passione che per ben 35 anni ha profuso nella musica. È stato uno dei fondatori del Coro La Torr che ha diretto dal 1976 al 2011 ed è stato docente di musica e canto corale per circa un decennio presso l'Istituto Magistrale Beata Vergine Maria (Dame Inglesi).

Nel 2006 ha ricevuto dall'amministrazione comunale di Merate, guidata da Giovanni Battista Albani, l’attestato di “Cittadino benemerito”.
Il dottor Caldirola, inoltre, ricorda sempre, con orgoglio, di essere un alpino (Caporal Maggiore, Aiutante di Sanità).
Ora con la pensione potrà dedicarsi ancora di più alla sua amata famiglia: la moglie Cristiana e le figlie Valentina, Beatrice e Maddalena.

Pubblichiamo il saluto che ha voluto rivolgere, per nostro tramite, a tutti coloro che in questi anni ha incontrato sul suo percorso lavorativo e personale.

Carissimi Operatori sanitari, tecnici e amministrativi, di ogni categoria, mansione, livello, ordine e grado, dell’Ospedale San Leopoldo Mandic, e carissimi Pazienti.

E' giunto anche per me il momento di passare nella nutrita schiera dei Pensionati.

Vorrei abbracciarvi tutti, uno per uno, ma le regole e le misure imposte da questa tragica e lunga emergenza sanitaria purtroppo me lo impediscono.

Rivolgo dunque a voi tutti solo due brevi parole di saluto tramite Merateonline, al cui Direttore sono molto grato per la premurosa cortesia ed ospitalità.

Innanzitutto ringrazio indistintamente tutti coloro che in qualche modo, in questi anni, magari anche solo superficialmente, hanno avuto a che fare con me: da ognuno ho ricevuto e imparato qualcosa che mi è servito per la mia maturazione umana e professionale. Evito di citare nomi e cognomi per non rischiare di dimenticare qualcuno: voglio solo menzionare in particolare la mia “famiglia” dell‘Ortopedia, dove ho quotidianamente vissuto per ventun’anni, ricevendo tanto affetto e tanta collaborazione.

In secondo luogo chiedo scusa se talvolta posso essere stato poco paziente o presente, se ho mancato in qualcosa, o peggio se ho causato inconsapevolmente qualche danno o dispiacere: posso affermare in tutta sincerità di aver sempre agito in buona fede, nel rispetto della dignità della persona e con l'intento di fare le cose nel migliore dei modi.

Infine auguro a tutti voi, ad ogni livello di responsabilità e con qualsivoglia mansione, di poter proseguire con serenità e fiducia questo difficile lavoro, spesso poco gratificante e malvalutato, eppure indispensabile per la sopravvivenza e per il futuro delle nostre Comunità.

Un grande abbraccio virtuale dal vostro Giuseppe Caldirola (dottorkaldi).

Merate, aprile 2021

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