Merate: Riva, le donne hanno pagato di più la crisi, occorre potenziare gli asili nido

La questione femminile è entrata nuovamente nel dibattito del Consiglio comunale. Dopo l'intitolazione di una scuola meratese a una donna, proposta in Commissione dalla consigliera Patrizia Riva, dopo le sportellate a suon di comunicati stampa da una parte e dall'altra e, soprattutto, dopo la presa di posizione di associazioni e singoli cittadini, la stessa Riva ha ripreso in mano l'argomento. Questa volta declinato sulle prospettive futuro degli asili nido in città.

Patrizia Riva

 "Le donne sono state fra i soggetti sociali che hanno pagato più di altri questa situazione" ha dichiarato la consigliera di minoranza. "Il 98% delle persone che hanno perso il lavoro sono state le donne. L'occupazione femminile In Italia è tra le più basse in Europa, il 48,5% contro un 62% perché c'è un welfare che non consente alle donne di dedicarsi alla propria carriera, che le costringe a fare una scelta tra famiglia e lavoro. Questo è un divario molto grande che non penalizza solo le donne ma la società intera e il PIL stesso. Bisogna mettere in campo dei servizi che mettano le donne nella condizione di poter lavorare e fra questi ci sono gli asili nido".
L'offerta esistente andrebbe così ripensata per rispondere al meglio alle esigenze. Più in generale, Patrizia Riva ha chiesto all'amministrazione di effettuare una mappatura dei nuovi bisogni, specialmente dopo il contesto mutato per la pandemia. Nel commentare il rendiconto 2020 la consigliera, in accordo con il proprio gruppo "Cambia Merate!" ha chiesto di mettere in campo maggiori risorse utilizzando l'avanzo di gestione con uno sguardo proiettato verso il futuro.  
Toni dialoganti nella replica della maggioranza. L'intervento moderato dell'assessore Alfredo Casaletto ha evitato che la situazione si infiammasse. In un'ottica di condivisione l'assessore ha risposto: "Credo che questa pandemia abbia accelerato una modifica delle condizioni lavorative e di vita delle famiglie già in corso. Sono sostenitore dell'idea che Merate possa fare la differenza sotto il profilo dei servizi, non solo delle opere". Più specificatamente sulla situazione lavorativa si è detto concorde con Riva. Si è impegnato a porre in essere un ragionamento sulla ristrutturazione dell'asilo nido di viale Verdi, con ampliamento e adeguamento del numero dei posti. "Sarà un elemento centrale nella politica di questa amministrazione" ha assicurato Casaletto. 

Franca Maggioni

Un impegno confermato poco dopo anche dall'assessore Franca Maggioni. "Il nido è una struttura alla quale teniamo molto perché è sul nostro territorio da tanto tempo e ha aiutato tante famiglie. Siamo riusciti nel corso del 2020 a prevedere delle riaperture anche se parziali nei mesi di luglio e agosto in attesa di settembre per andare incontro alle esigenze delle mamme che ancora non hanno la possibilità di lavorare o che lavorano in smart working. Non è facile lavorare da casa avendo dei bambini piccoli" ha commentato Maggioni, che ha ricordato che sul territorio comunale è presente anche il nido nella frazione di Pagnano e la sezione primavera. Ha riconosciuto che c'è una lunga lista di attesa per la frequenza dell'asilo nido, incrementata dal fatto che attualmente possono essere ospitati meno bambini per contingentare gli spazi e prevenire così la diffusione del virus. Per il prossimo futuro bisogna "o individuare un'altra struttura o crearne una nuova o aprirne di più sul territorio. Dobbiamo pensare se ingrandire quello che c'è, o utilizzare altri spazi o creare nuovi luoghi" ha concluso l'assessore Maggioni.
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