Brivio: urtò ciclista e fuggì. A giudizio chiede di patteggiare
Dovrebbe definire la propria posizione con la giustizia il prossimo 18 maggio. Stamani infatti, il suo difensore ha chiesto di potersi avvalere del patteggiamento e nel corso della prossima udienza, dopo l'accordo ancora da definire con il pubblico ministero, l'istanza sarà presentata al giudice in ruolo monocratico Nora Lisa Passoni che si esprimerà in merito.
l carabinieri lo avevano subito individuato, denunciandolo per omissione di soccorso, guida in stato di ebbrezza alcoolica e sotto l'influenza di stupefacenti e lesioni colpose.
I militari avevano infatti accertato che l'uomo (F.B. le sue iniziali) - dopo aver perso il controllo della sua Ford Fiesta - aveva investito il ciclista 39enne di Vercurago che percorreva la corsia nel senso opposto e si era allontanato senza prestare alcun soccorso.
Le immediate indagini svolte dai carabinieri di Brivio con la collaborazione di quelli della stazione di Calolziocorte avevano consentito di rintracciare l'autovettura nei pressi dell'abitazione dell'indagato, con evidenti segni dell'incidente stradale. L'autista, sottoposto ad esami alcolemici e tossicologici, era risultato positivo mentre l'auto sequestrata. Della vicenda era stata notiziata come da prassi l'autorità giudiziaria lecchese, con l'iscrizione del calolziese in un fascicolo d'indagine. Già risarcita invece la vittima, che non si è costituita parte civile e che nell'incidente aveva rimediato sessanta giorni di prognosi.
L'episodio risale al maggio 2019 quando nel territorio comunale di Brivio un giovane classe 1988 residente a Calolziocorte aveva urtato un ciclista, senza però fermarsi a prestare aiuto.
I militari avevano infatti accertato che l'uomo (F.B. le sue iniziali) - dopo aver perso il controllo della sua Ford Fiesta - aveva investito il ciclista 39enne di Vercurago che percorreva la corsia nel senso opposto e si era allontanato senza prestare alcun soccorso.
Le immediate indagini svolte dai carabinieri di Brivio con la collaborazione di quelli della stazione di Calolziocorte avevano consentito di rintracciare l'autovettura nei pressi dell'abitazione dell'indagato, con evidenti segni dell'incidente stradale. L'autista, sottoposto ad esami alcolemici e tossicologici, era risultato positivo mentre l'auto sequestrata. Della vicenda era stata notiziata come da prassi l'autorità giudiziaria lecchese, con l'iscrizione del calolziese in un fascicolo d'indagine. Già risarcita invece la vittima, che non si è costituita parte civile e che nell'incidente aveva rimediato sessanta giorni di prognosi.