I lavoratori agricoli della provincia di Como in manifestazione
Ancora una volta, anche nel DL Sostegni, i lavoratori stagionali dell'agricoltura, degli agriturismi e del florovivaismo in Provincia di Como sono esclusi da ogni tipo di ristoro.
Si tratta di un'ingiustificata e discriminante esclusione delle lavoratrici e dei lavoratori del settore. Pertanto le organizzazioni sindacali territoriali, aderendo alle manifestazioni nazionali, hanno proclamato lo stato di agitazione dell'intera categoria dei lavoratori nel settore agricolo, florovivaistico e agrituristico.
Il 10 aprile dalle 9 alle 11 le lavoratrici e i lavoratori del settore svolgeranno un presidio davanti alla Prefettura di Como (in Via Alessandro Volta 52, Como) come in tutte le Provincie Italiane.
L'emergenza sanitaria ancora in corso ha fatto precipitare la maggior parte dei lavoratori coinvolti e le loro famiglie in una situazione di totale povertà. Si tratta di lavoratrici e lavoratori che hanno pagato, in modo significativo, la crisi a causa della contrazione delle giornate lavorative in agricoltura nel 2020. Quando possibile, si sono fatti carico di prestare la propria attività lavorativa in condizioni di estremo rischio rispetto alla possibilità di contagio, nonostante le misure di prevenzione adottate, con l'unico scopo di assicurarsi la sopravvivenza economica familiare garantendo nel frattempo la disponibilità di alimentazione al Paese.
A questa ingiustificata esclusione dai sostegni previsti dal Governo, si aggiungono i tentativi di reitroduzione dei voucher in Agricoltura e la stasi delle negoziazioni contrattuali sul rinnovo dei Contratti Provinciali di Lavoro scaduti ormai da oltre 15 mesi; rinnovato solo pochi giorni fa nel territorio di Como e Lecco.I tentativi di reitroduzione dei voucher minano profondamente le tutele e le garanzie, normative e salariali che faticosamente sono state conquistate dalle lavoratrici e dai lavoratori agricoli in Italia e in questo Territorio.
Nel territorio di Como e Lecco ci sono circa 2.400 tra operai agricoli, florovivaisti, giardinieri a tempo indeterminato e determinato. Gli operai a tempo determinato sono più del 50% del totale: nella provincia di Como raggiungono i 1.600. Il settore Agricolo è presente su territorio comasco e lecchese prevalentemente nella manutenzione del verde, florovivaismo, vivai, agriturismi. Una buona parte di questi lavoratori si trovano nel settore degli agriturismi, che nel 2021 non hanno ripreso l'attività, spesso sono lavoratori a termine, ed ad oggi NON hanno diritto a nessun ristoro. Nel florovivaismo, nei vivai e nella gestione del verde si presenta la stessa situazione con un ulteriore, contrazione delle giornate lavorative.
Nel quadro della protesta nazionale, anche a Como, il prossimo 10 aprile dalle ore 09.00 alle ore 11.00, le lavoratrici e i lavoratori agricoli, florovivaisti e giardinieri protesteranno con un presidio davanti alla sede della Prefettura. Una delegazione nella stessa giornata sarà ricevuta dal Prefetto di Como per illustrare ulteriormente le motivazioni della protesta della categoria delle/dei lavorator* che rappresentiamo.
Si tratta di un'ingiustificata e discriminante esclusione delle lavoratrici e dei lavoratori del settore. Pertanto le organizzazioni sindacali territoriali, aderendo alle manifestazioni nazionali, hanno proclamato lo stato di agitazione dell'intera categoria dei lavoratori nel settore agricolo, florovivaistico e agrituristico.
Il 10 aprile dalle 9 alle 11 le lavoratrici e i lavoratori del settore svolgeranno un presidio davanti alla Prefettura di Como (in Via Alessandro Volta 52, Como) come in tutte le Provincie Italiane.
L'emergenza sanitaria ancora in corso ha fatto precipitare la maggior parte dei lavoratori coinvolti e le loro famiglie in una situazione di totale povertà. Si tratta di lavoratrici e lavoratori che hanno pagato, in modo significativo, la crisi a causa della contrazione delle giornate lavorative in agricoltura nel 2020. Quando possibile, si sono fatti carico di prestare la propria attività lavorativa in condizioni di estremo rischio rispetto alla possibilità di contagio, nonostante le misure di prevenzione adottate, con l'unico scopo di assicurarsi la sopravvivenza economica familiare garantendo nel frattempo la disponibilità di alimentazione al Paese.
A questa ingiustificata esclusione dai sostegni previsti dal Governo, si aggiungono i tentativi di reitroduzione dei voucher in Agricoltura e la stasi delle negoziazioni contrattuali sul rinnovo dei Contratti Provinciali di Lavoro scaduti ormai da oltre 15 mesi; rinnovato solo pochi giorni fa nel territorio di Como e Lecco.I tentativi di reitroduzione dei voucher minano profondamente le tutele e le garanzie, normative e salariali che faticosamente sono state conquistate dalle lavoratrici e dai lavoratori agricoli in Italia e in questo Territorio.
Nel territorio di Como e Lecco ci sono circa 2.400 tra operai agricoli, florovivaisti, giardinieri a tempo indeterminato e determinato. Gli operai a tempo determinato sono più del 50% del totale: nella provincia di Como raggiungono i 1.600. Il settore Agricolo è presente su territorio comasco e lecchese prevalentemente nella manutenzione del verde, florovivaismo, vivai, agriturismi. Una buona parte di questi lavoratori si trovano nel settore degli agriturismi, che nel 2021 non hanno ripreso l'attività, spesso sono lavoratori a termine, ed ad oggi NON hanno diritto a nessun ristoro. Nel florovivaismo, nei vivai e nella gestione del verde si presenta la stessa situazione con un ulteriore, contrazione delle giornate lavorative.
Nel quadro della protesta nazionale, anche a Como, il prossimo 10 aprile dalle ore 09.00 alle ore 11.00, le lavoratrici e i lavoratori agricoli, florovivaisti e giardinieri protesteranno con un presidio davanti alla sede della Prefettura. Una delegazione nella stessa giornata sarà ricevuta dal Prefetto di Como per illustrare ulteriormente le motivazioni della protesta della categoria delle/dei lavorator* che rappresentiamo.
FAI CISL dei Laghi, FLAI CGIL Como, UILA UIL Milano Monza Laghi