Retesalute: i sindacati chiedono la continuità dei servizi e la valorizzazione dei lavoratori

Retesalute: parlano i sindacati. In una nota diffusa in questi minuti, Teresa Elmo, Enzo Cerri e Italo Bonacina - delegati rispettivamente di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl - tornano sul futuro dell'azienda speciale in occasione dell'assemblea dei soci prevista per il prossimo 14 aprile, quando sarà posta ai voti la liquidazione della stessa.

L'attenzione di Cgil, Cisl e Uil è tutta rivolta ai lavoratori, nei confronti dei quali si chiede il massimo sostegno, come ribadito anche in un recente incontro avvenuto con il CdA e la presidente Alessandra Colombo. Viene inoltre ribadita la necessità di garantire i servizi al territorio, mantenendone la continuità e altresì la qualità.
''Bisogna programmare attraverso un piano strategico aziendale interventi organizzativi volti al miglioramento dei servizi aziendali, anche attraverso una concreta valorizzazione del personale'' scrivono i sindacati nella nota che pubblichiamo integralmente:
A pochi giornidi distanza dall'Assembleadi Retesalute, programmata per il 14 aprile p.v., in cui i Comuni Soci, ormai accertata la passività registrata nei bilanci aziendali dal 2015 al 2019, ne decreteranno lo scioglimento, tra i tanti dubbi emerge un’unica certezza condivisa unitariamente dalle scriventi Organizzazioni Sindacali: qualunque strada si intenda perseguire nell’ intraprendere il percorso conseguente allo scioglimento aziendale, dovrà garantire la continuità dei servizi erogati sino ad oggi da Retesalute sul Meratese, oltre che sul Casatese e sull’Oggionese, mantenendo gli attuali livelli qualitativi e quantitativi, in termini di risorse umane impiegate.

Nessun amministrativo, nessuno psicologo, nessun assistente sociale, nessun educatore e nessun OSS dovrà essere messo in discussione nelle scelte operate dai Comuni Soci per il prossimo futuro.

Accompagneremo i lavoratori, passo dopo passo, nei progetti futuri che coinvolgeranno l’azienda, sostenendone il ruolo fondamentale e la professionalità acquisita da ciascuno a supporto dei soggetti più fragili.

Questo è quanto abbiamo ribadito nell’incontrotenutosi nei giorni scorsi con una rappresentanza del CDA di Retesalute, che, di fronte all’ipotesi sempre più concreta della messa in liquidazione dell’azienda, per voce del proprio Presidente, Avv. Alessandra Colombo, guarda al futuro con fiducia, partendo da due dati oggettivi:

- Retesalute ha chiuso il Bilancio 2020 in attivo e anche il 2021 sta procedendo in positivo;
- i Comuni Soci hanno accantonato nei propri bilancile somme che occorrono per garantire il ripianamento del debito accumulato negli anni.

Non sappiamo ancora se il percorso di liquidazione si accompagnerà alla nomina di un liquidatore o di un collegio liquidatori, ma ciò che ci sentiamo di rimarcare in questo difficile momento è l’ennesima conferma della nostra fiducia per il modello che Retesalute ha rappresentato in tutti questi anni, con una gestione associata dei servizi alla persona e alla famiglia che ne ha scongiurato la privatizzazione, attraverso lagestione pubblica dei medesimi servizi.

È necessario agire rapidamente, dare continuità alle azioni già in atto, portare definitivamente Retesalute fuori dalle difficoltà.

Bisogna programmare attraverso un piano strategico aziendale interventi organizzativi volti al miglioramento dei servizi aziendali, anche attraverso una concreta valorizzazione del personale.

Certi che questo concetto debba rappresentare il punto di partenza da cui avviare ogni altro ragionamento, che accompagnerà il processo di “riorganizzazione” conseguente allo scioglimento di Retesalute, seguiremo da vicino le evoluzioni conseguenti a quanto deliberato dall’Assemblea del 14 aprile p.v., pronti a mettere in atto ogni azione che possa intervenire a tutela dei lavoratori coinvolti, qualora il percorso intrapreso possa mettere in discussione la continuità occupazionale e contrattuale.

Per le Segreterie FP CGIL LECCO, CISL FP MBL e UIL FPL DEL LARIO
Teresa Elmo, Enzo Cerri e Italo Bonacina

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