Como-Lecco: Maltempo, arriva il gelo
Il brusco abbassamento delle temperature anche con l'arrivo del gelo nelle nostre province (la colonnina porterà le "minime" sottozero in diverse zone delle alture lariane, ma anche nella pianura comasca e lecchese) compromette la produzione di alberi da frutto già fioriti, ma ad essere colpiti sono diversi ortaggi coltivati, ed è allerta anche nelle serre delle imprese florovivaistiche che, in ogni caso, dovranno essere riscaldate per fronteggiare l'ondata di freddo fuori stagione. E' quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dell'ondata improvvisa di freddo con vento forte nelle due province lariane che, oltre alle due province di Como e Lecco, toccherà molte regioni in tutta Italia.
Il colpo di coda inverno dopo l'inizio della primavera colpisce le due province lariane - sottolinea l'organizzazione agricola - dopo un lungo periodo di alte temperature che hanno favorito il risveglio della vegetazione che è ora più sensibile al grande freddo. "Monitoriamo la situazione, nella speranza che l'allerta si risolva nel giro di poco" commenta Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti Como Lecco. L'abbassamento della colonnina di mercurio per lungo tempo sotto lo zero provocherebbe danni seri, senza contare che lo sbalzo termico, come detto, porta inevitabilmente un impatto anche sull'aumento dei costi di riscaldamento delle produzioni in serra. Siamo di fronte in Italia alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo che ha fatto perdere - continua la Coldiretti - oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti. L'agricoltura - conclude la Coldiretti interprovinciale - è infatti l'attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli.
Il colpo di coda inverno dopo l'inizio della primavera colpisce le due province lariane - sottolinea l'organizzazione agricola - dopo un lungo periodo di alte temperature che hanno favorito il risveglio della vegetazione che è ora più sensibile al grande freddo. "Monitoriamo la situazione, nella speranza che l'allerta si risolva nel giro di poco" commenta Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti Como Lecco. L'abbassamento della colonnina di mercurio per lungo tempo sotto lo zero provocherebbe danni seri, senza contare che lo sbalzo termico, come detto, porta inevitabilmente un impatto anche sull'aumento dei costi di riscaldamento delle produzioni in serra. Siamo di fronte in Italia alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo che ha fatto perdere - continua la Coldiretti - oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti. L'agricoltura - conclude la Coldiretti interprovinciale - è infatti l'attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli.
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