Sindaci Airoldi, Bernocco, Brambilla, Milani, Motta, Panzeri. Avete dimostrato che l’Istituzione locale pesa ancora. Grazie!

Non servono molte parole per commentare la decisione assunta oggi in Prefettura sotto l'attenta regia di S.E. il dottor Castrese De Rosa - cui deve andare il ringraziamento dei lecchesi per farsi carico in prima persona di problemi apparentemente irrisolvibili, volgendone l'esito a favore - culminata con l'apertura di ben quattro centri vaccinali nel territorio a partire dal 31 marzo prossimo.

In alto Federico Airoldi, Giovanni Battista Bernocco e Efrem Brambilla.
Sulla seconda riga Alessandro Milani, Stefano Motta e Marco Panzeri

I primi cittadini dell'area olgiatese, promotori con la coop. Cosma guidata dal dottor Magri del primo centro vaccinale locale, hanno reagito compatti all'ordine perentorio giunto da Ats di chiudere. Per una volta i sindaci hanno ritrovato l'antico orgoglio, rimettendo sulle spalle la fascia tricolore.

La loro civilissima protesta, sospinta dai media che non hanno confini territoriali, è diventata un caso nazionale. Tanto da indurre i vertici di Ats e Asst a sedersi ad un tavolo convocato dal Prefetto e assumere decisioni coerenti con i reali interessi della popolazione: essere vaccinati vicino a casa, in condizioni di massima sicurezza e in tempi più brevi possibile.

La protesta ha vinto. Hanno vinto i sei sindaci e con loro tutti i cittadini.

Speriamo che l'azione congiunta transpartito serva come esempio.

Claudio Brambilla
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