Merate: dal Senegal al Mandic, il viaggio di Bineta per mettere al mondo il 1° figlio
Ha lasciato la sua terra, il Senegal, per raggiungere il marito che da tanti anni ormai viveva in Italia, a Robbiate, e potersi costruire un futuro dopo essersi lasciata alla spalle una storia dolorosa. Qui al Mandic ha trovato l'affetto e la comprensione di cui necessitava quando, una volta rimasta incinta, la sua gravidanza è stata considerata a rischio e per questo ora il grazie più grande mamma e papà lo hanno rivolto all'équipe del reparto che si è accostata a loro con sensibilità e delicatezza.
“Per mia moglie è il primo figlio” ha raccontato il papà “è arrivata in Italia dieci mesi fa e quando è rimasta incinta abbiamo fatto tutte le visite. I medici hanno scoperto che il bambino aveva dei problemi ai reni e ci siamo subito preoccupati, mia moglie ha cominciato a piangere ed era disperata che qualcosa potesse non andare bene. Sono iniziati i controlli qui all'ospedale, tanti. In tutto questo periodo siamo stati assistiti bene, non ci hanno mai lasciato soli e mia moglie è stata seguita con grande attenzione. Era una gravidanza a rischio e quindi è stato praticato il cesareo. Tutto è andato fortunatamente bene e dobbiamo ringraziare questa grande famiglia del Mandic che ci ha fatto sentire parte di loro e ci ha aiutato ad essere coraggiosi e ad avere fiducia. Siamo contentissimi. Se ci sarà un secondo figlio, torneremo sicuramente da loro”.
Attivo e funzionante nonostante il Covid il reparto ha da sempre rappresentato un fiore all'occhiello del nosocomio meratese, attirando utenza anche da fuori provincia, proprio per la sua dimensione “famigliare” che offre alle famiglie.
Lo scorso 9 marzo è venuto alla luce El Hadji Fallou, figlio di Fally Oussou e Bineta, 2,4 kg che hanno subito catturato l'affetto e le “coccole” di tutto il reparto diretto dal dottor Gregorio Del Boca.
“Per mia moglie è il primo figlio” ha raccontato il papà “è arrivata in Italia dieci mesi fa e quando è rimasta incinta abbiamo fatto tutte le visite. I medici hanno scoperto che il bambino aveva dei problemi ai reni e ci siamo subito preoccupati, mia moglie ha cominciato a piangere ed era disperata che qualcosa potesse non andare bene. Sono iniziati i controlli qui all'ospedale, tanti. In tutto questo periodo siamo stati assistiti bene, non ci hanno mai lasciato soli e mia moglie è stata seguita con grande attenzione. Era una gravidanza a rischio e quindi è stato praticato il cesareo. Tutto è andato fortunatamente bene e dobbiamo ringraziare questa grande famiglia del Mandic che ci ha fatto sentire parte di loro e ci ha aiutato ad essere coraggiosi e ad avere fiducia. Siamo contentissimi. Se ci sarà un secondo figlio, torneremo sicuramente da loro”.
Attivo e funzionante nonostante il Covid il reparto ha da sempre rappresentato un fiore all'occhiello del nosocomio meratese, attirando utenza anche da fuori provincia, proprio per la sua dimensione “famigliare” che offre alle famiglie.
S.V.