Chiari: l'ultimo saluto a don Luca Pozzoni il prete che ai ragazzi ha insegnato la fatica

Si sono svolti questa mattina a Chiari nel palazzetto Elia Comini i funerali di don Luca Pozzoni, salesiano originario di Pagnano, morto dopo una malattia all'età di 47 anni.
Le restrizioni dovute al coronavirus hanno limitato l'accesso alla funzione che è stata comunque seguita tramite i canali social e yuotube dell'oratorio Samber da oltre 300 persone, più quelle in presenza, tra cui i famigliari e i confratelli salesiani.




"Oggi chiari e la comunità di San Bernardino, i tanti amici ti accompagnano nell'ultimo viaggio. Non ti mancherà mai da parte nostra una preghiera, un ricordo una visita. Continua a costruire con noi dal cielo quanto di bello e grande è possibile fare con i nostri ragazzi". Era soprattutto improntata ai giovani la missione di Don Luca: per loro, è stato ricordato durante la funzione eucaristica, si è speso sino alla fine, li ha amati con tutte le sue forze, anche quando queste venivano meno e la spossatezza causata dalla malattia gli rendeva faticosissimo testimoniare la sua Fede. Ma lui non ha mai mollato.




"Ci hai fatto capire che prendendoci per mano, volendosi bene, insieme si possono fare tante cose, anche quelle che non ci piacciono. Ci si stringe la mano e si continua a camminare" ha ricordato una ragazza facendo memoria delle gite in montagna, improntate alla salita e, dunque, alla fatica per arrivare alla vetta.
E la tenacia di don Luca è stata ricordata anche da un confratello, don Daniele che, quando lo andava a trovare negli ultimi tempi della malattia, prima ancora di chiedergli come stava, se lo sentiva domandare da lui, sofferente ma sempre proteso al prossimo.



In un colloquio immaginario col giovane scomparso, don Daniele ha detto "Ciao don Luca, come stai? E lui risponderà: meglio di così non potrei stare, ho già sistemato gli angeli e voi come state? Don Luca per noi oggi è faticoso, ma ci proviamo. Vogliamo prendere il tuo esempio e fare come te che hai lottato sino alla fine. Ora sappiamo che c'è qualcuno in Paradiso che muove anche gli angeli".
"Noi dobbiamo andare verso gli altri con un cuore grande e aperto riconoscendo la loro situazione" ha detto monsignor Pierantonio durante l'omelia "il segreto che ha illuminato la vita di Don Luca è essere testimone della misericordia di Dio. Il suo è stato un amore autentico verso la vita delle persone".



Al termine della funzione, il feretro portato a spalla dai papà si è fermato per un ultimo saluto nel piazzale dell'oratorio salesiano, lì dove dal 2015 don Luca tante volte aveva incontrato i suoi ragazzi e con il suo sorriso semplice e disarmante li aveva spronati a cercare la felicità come aveva fatto lui, nell'amore di Dio e nella dedizione al prossimo.

 

S.V.
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