Accadeva 40 anni fa/12, dicembre 1980: il meratese 'regala' il primo ecotomografo all’ospedale. La Fiera presa d’assalto
Dicembre 1980, il meratese si prepara per le imminenti feste di Natale precedute dalla secolare – le prime notizie risalgono infatti al 1.400 – Festa di Sant’Ambrogio, patrono della città di Merate, che si articola su tre giornate, il 7, l’8 e il 9 con la tradizionale fiera del bestiame. Ma non tutti sono nello spirito giusto: un giovane e una ragazza molto ben vestiti si presentano in una rinomata gioielleria della zona. Il titolare, ingannato dalla signorilità degli abiti, apre la porta di sicurezza. Una volta entrati i due fingono di chiedere informazioni su alcuni gioielli poi estraggono le pistole e il giovane cala il pesante calcio dell’arma sulla testa del gioielliere che azzarda una difesa. La ragazza con freddezza punta la pistola alla testa del figlio minorenne intimando al padre di consegnare soldi e gioielli. Rassegnato l’uomo esegue l’ordine. In pochissimi minuti si consuma la rapina. I due escono con calma, salgono su un auto in attesa a fanno perdere le loro tracce. Il gioielliere si libera delle corde con cui era stato legato col figlio, corre nella vicina farmacia per farsi medicare la ferita e dare l’allarme. Scattano le ricerche dei carabinieri. Senza esito. E’ la quarta rapina, spiega al cronista il commerciante. Basta, arrivo a fine anno e poi chiudo. Così non si può lavorare.
Il 7 dicembre, domenica, apre la fiera di Sant’Ambrogio. Non c’è più la “pomella” frutto che i fidanzati si scambiavano in vista del matrimonio, ma l’afflusso di gente è sempre altissimo. Oltre duecento bancarelle sparse per l’intero quadrilatero del centro storico. Fiumi di gente sin dal mattino, nel pomeriggio camminare è quasi impossibile, si “entra” a spallate nella processione umana e poi ci si lascia trasportare dalla corrente che gira in senso antiorario: sale da via Manzoni e scende da via Indipendenza o Parini. Il terzo giorno è dedicato alla esposizione dei mezzi agricoli e alla fiera del bestiame.
I piccoli centri sulla scia delle metropoli
Il giudice istruttore, dottor Drago del tribunale di Lecco “aggiusta” il tiro nell’inchiesta denominata “scandalo petroli” che investe diverse regioni e alcuni imprenditori del meratese. Dieci i mandati di cattura che a metà dicembre 1980 firma il magistrato. Italo Casati, formalmente agricoltore, secondo il giudice è una figura di primo piano in questa vicenda costata miliardi alle casse dello Stato. L’agricoltore meratese è latitante, il suo avvocato Edoardo Fumagalli giustifica l’assenza con impegni professionali. Altri avvisi colpiscono operatori della zona con sedi a Verderio Superiore e Airuno. La città segue con trepidazione il “caso” stante la notorietà dei personaggi coinvolti, anche se, al momento naturalmente prevale il principio dell’innocenza fino al giudizio di terzo grado.
Un emozionato Luigi zappa che raccoglie la firma del rappresentante del Comitato promotore, Antonio Risolo,
direttore del settimanale cittadino
Intanto proseguono gli accertamenti per risalire ai responsabili della rissa avvenuta il 7 dicembre tra diversi ambulanti che si contendevano i posti in fiera. Avuta notizia dell’alterco erano accorsi gli agenti della municipale Gritti e Cameroni, con il collega Crea di Cernusco, il messo Ghezzi e l’assessore Ripamonti. L’agente Gritti aveva tentato di allontanare gli abusivi ma un membro della commissione ambulanti gli si era rivolto contro a male parole. Alla fine l’assessore concedeva qualche spazio in più ricavato nei pochissimi angoli liberi per far finire la contestazione.
Per la tradizionale festa di Santa Cecilia la banda sociale di Merate si riunisce alla Taverna. Una tradizione in prossimità delle feste natalizie che non si può ignorare nonostante le difficoltà in cui si dibatte il sodalizio guidato da Angelo Comotti con maestro Scaiola e il vice Ravasi. Servono sedi più idonee sia per la banda sia per la scuola di musica che conta una trentina di allievi tra 9 e 13 anni. Ma festa deve essere e festa è. Fino ai nostri giorni.
Per il CAI di Calco il 1980 è un anno speciale. Sono stati infatti superati i 200 iscritti e per loro il presidente Alberto Colombo col vice Emilio Gatti e i membri del consiglio hanno preparato un ricco calendario di escursioni invernali. La sede è ancora vicino al bar Centrale, molto ben attrezzata e dotata di un bel camino. Bormio, Tonale, S. Moritz, Courmayeur sono le tappe per l’inverno 1980/1981.
La Giunta comunale di Merate porge gli auguri alla città e promette che il 1981 sarà l’anno del centro sportivo e della scuola media superiore. Grazie ai tanti progetti per il ponte di Paderno pare che la pensione sia prossima. Invece . . . Ecco la foto con la didascalia certamente molto ottimistica. I carabinieri premono per una sede rinnovata, quella, di via Verdi è insufficiente. Il territorio da seguire è vasto, nove comuni mentre uomini e mezzi scarseggiano. Nulla di nuovo neppure quarant’anni dopo.
Sopra il sindaco Giuseppe ghezzi con accanto il vice Gallina e il segretario Sorrentino. Sotto da sinistra gli assessori Brivio, Galbusera, Crippa, Ripamonti e Milani.
Il vecchio ponte di Paderno. Presto andrà in pensione
12/CONTINUA
Colpo di scena nella vertenza che contrappone il comune di Merate alla Fondazione Villa Confalonieri. Il Tar sentenzia che l’intero parco è di legittima proprietà del comune mentre la villa resta nella disponibilità della Fondazione. Una situazione apparentemente assurda perché nel frattempo la villa è diventata sede del Municipio da almeno sei anni. In realtà ad una lettura più attenta pare di capire che i giudici del tribunale regionale abbiano voluto invitare le parti a rivedere i termini economici dell’esproprio. L’operazione era stata regolata pagando 400 milioni di lire di cui 334 per la villa. Il Comune però è intenzionato a resistere avendo adempiuto al comodato che imponeva la sistemazione del fabbricato e la conservazione accurata dell’arredamento. Il sindaco Giuseppe Ghezzi annuncia quindi il ricorso al Consiglio di Stato.
La villa ed il parco oggetto della sentenza
La Bocciofila Carzaniga festeggia tre anni dalla fondazione con un ricco carnet di risultati. La festa si svolge nel nuovo ristorante “Ragno d’oro” a Cernusco. A svolgere il discorso di rito, il presidente Cesare Fanticini assistito dall’infaticabile Gian Battista Nodari. Tanti i soci premiati tra i quali Gianluigi Mazzoleni, con medaglia d’oro per la convocazione ai campionati nazionali. Il bottino della stagione è stato di 5 trofei e 12 coppe.
Dirigenti ed alteti della Carzaniga
Giunge alla 30.ma settimana la raccolta fondi organizzata dal settimanale cittadino per dotare l’ospedale di Merate di un ecotomografo e un elettroencefalografo portatile, il tutto per una spesa di circa 150m milioni di lire, circa 366mila euro di oggi. La somma raccolta è di oltre 135 milioni e ha già consentito al presidio di acquistare i due strumenti. Questo tanto per ricordare a chi venendo da fuori ha la pretesa di governare l’ospedale che deve moltissimo ai cittadini del territorio.
Il primario di Radiologia Bruno Guareschi spiega il funzionamento dell’impianto
Il 7 dicembre, domenica, apre la fiera di Sant’Ambrogio. Non c’è più la “pomella” frutto che i fidanzati si scambiavano in vista del matrimonio, ma l’afflusso di gente è sempre altissimo. Oltre duecento bancarelle sparse per l’intero quadrilatero del centro storico. Fiumi di gente sin dal mattino, nel pomeriggio camminare è quasi impossibile, si “entra” a spallate nella processione umana e poi ci si lascia trasportare dalla corrente che gira in senso antiorario: sale da via Manzoni e scende da via Indipendenza o Parini. Il terzo giorno è dedicato alla esposizione dei mezzi agricoli e alla fiera del bestiame.
Continuano a calare le nascite. I dati definitivi del 1979 – ancora l’informatica era agli albori e i registri erano tenuti a mano – dimostrano come dopo il baby boom del 1964 i nati siano in costante decrescita. Poche le eccezioni. A Merate i nati nel 1970 erano stati 181; nel 1979 solo 137, il 25% in meno. Così anche la popolazione resta sostanzialmente stabile al di sotto dei 14mila abitanti. Nella chiesa parrocchiale nel 1979 sono stati celebrati 63 battesimi contro i 110 del 1972.
I piccoli centri sulla scia delle metropoli
Il giudice istruttore, dottor Drago del tribunale di Lecco “aggiusta” il tiro nell’inchiesta denominata “scandalo petroli” che investe diverse regioni e alcuni imprenditori del meratese. Dieci i mandati di cattura che a metà dicembre 1980 firma il magistrato. Italo Casati, formalmente agricoltore, secondo il giudice è una figura di primo piano in questa vicenda costata miliardi alle casse dello Stato. L’agricoltore meratese è latitante, il suo avvocato Edoardo Fumagalli giustifica l’assenza con impegni professionali. Altri avvisi colpiscono operatori della zona con sedi a Verderio Superiore e Airuno. La città segue con trepidazione il “caso” stante la notorietà dei personaggi coinvolti, anche se, al momento naturalmente prevale il principio dell’innocenza fino al giudizio di terzo grado.
Il 13 dicembre con una cerimonia affollatissima il presidente dell’ospedale di Merate ing. Luigi Zappa presenta l’Ecotomografo, acquistato grazie alla sottoscrizione lanciata dal settimanale cittadino. Il Presidente è molto emozionato nel dare lettura dei sottoscrittori, piccoli e grandi che hanno reso possibile questo investimento. Tocca poi al primario di Radiologia Bruno Guareschi spiegare il funzionamento dell’impianto molto avanzato. Una giovane volontaria al terzo mese di gravidanza si rende disponibile a sottoporsi all’esame diagnostico affinché il pubblico possa “vedere” il feto in movimento, rendendo così plastico il valore del nuovo strumento. Nella foto si vede un emozionato Luigi zappa che raccoglie la firma del rappresentante del Comitato promotore, Antonio Risolo, direttore del settimanale cittadino e, nella seconda foto il pubblico riunito nella sala scientifica con in prima fila gli esponenti del Giornale di Merate, da sinistra il compianto Corado Panciera.
Un emozionato Luigi zappa che raccoglie la firma del rappresentante del Comitato promotore, Antonio Risolo,
direttore del settimanale cittadino
Il pubblico riunito nella sala scientifica con in prima fila gli esponenti del Giornale di Merate,
da sinistra il compianto Corado Panciera
da sinistra il compianto Corado Panciera
Intanto proseguono gli accertamenti per risalire ai responsabili della rissa avvenuta il 7 dicembre tra diversi ambulanti che si contendevano i posti in fiera. Avuta notizia dell’alterco erano accorsi gli agenti della municipale Gritti e Cameroni, con il collega Crea di Cernusco, il messo Ghezzi e l’assessore Ripamonti. L’agente Gritti aveva tentato di allontanare gli abusivi ma un membro della commissione ambulanti gli si era rivolto contro a male parole. Alla fine l’assessore concedeva qualche spazio in più ricavato nei pochissimi angoli liberi per far finire la contestazione.
Il vigile a destra della foto è Antonio Cameroni, l’altro è Ferruccio Gritti
In piazza Fontana a Merate torna la . . .fontana. In realtà si chiama piazza Vittoria ma per i vecchi meratesi è sempre stata la piazza fontana perché dalla notte dei tempi una fontanella ha sempre abbellito l’antica piazza cittadina. Quella dell’Impero era stata tolta negli anni sessanta per far posto a un vespasiano interrato, una sciccheria avveniristica per Merate. Si scendeva da due rampe laterali per accedere ai bagni rigorosamente divisi uomini e donne. Ma nel tempo di tutto si è perpetrato lì sotto tolto che fare i bisogni. Così dopo diverse chiusure per restauro il Comune decideva di interrare il tutto e riportare una fontana. La scelta è caduta su un manufatto che per due secoli ha abbellito il parco dei Palazzo Belgiojoso.
Sopra la nuova fontana di piazza Vittoria, sotto quella vecchia
Per la tradizionale festa di Santa Cecilia la banda sociale di Merate si riunisce alla Taverna. Una tradizione in prossimità delle feste natalizie che non si può ignorare nonostante le difficoltà in cui si dibatte il sodalizio guidato da Angelo Comotti con maestro Scaiola e il vice Ravasi. Servono sedi più idonee sia per la banda sia per la scuola di musica che conta una trentina di allievi tra 9 e 13 anni. Ma festa deve essere e festa è. Fino ai nostri giorni.
Anche la banda di Cernusco festeggia Santa Cecilia. Una Messa cui hanno partecipato la cinquantina di elementi tra musicisti e allievi. Poi tutti al ristorante a Montevecchia col sindaco Antonio Conrater, il segretario comunale Gianuario e il prevosto don Angelo Gironi.
La Giunta comunale di Merate porge gli auguri alla città e promette che il 1981 sarà l’anno del centro sportivo e della scuola media superiore. Grazie ai tanti progetti per il ponte di Paderno pare che la pensione sia prossima. Invece . . . Ecco la foto con la didascalia certamente molto ottimistica. I carabinieri premono per una sede rinnovata, quella, di via Verdi è insufficiente. Il territorio da seguire è vasto, nove comuni mentre uomini e mezzi scarseggiano. Nulla di nuovo neppure quarant’anni dopo.
Sopra il sindaco Giuseppe ghezzi con accanto il vice Gallina e il segretario Sorrentino. Sotto da sinistra gli assessori Brivio, Galbusera, Crippa, Ripamonti e Milani.
Il vecchio ponte di Paderno. Presto andrà in pensione
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