Valletta: l'istanza di Floridia (M5S) per le comunità energetiche
É relativa alla promozione ed alla creazione di comunità energetiche e all'autoconsumo collettivo l'istanza presentata da Giuseppe Floridia al Comune di La Valletta Brianza e all'Unione dei Comuni della Valletta. Floridia, attivista nei Cinque Stelle, si rivolge all'amministrazione chiedendo che i comuni vengano coinvolti in questo impegno, impiegando anche aree o edifici e sostenendo le forme di configurazioni che generano benefici diretti con la riduzione dei costi in bolletta per i cittadini con maggiore disagio economico che ricadono o rischiano di ricadere nella condizione di povertà energetica.
Di seguito l'istanza completa:
Spett.le Sindaco
Spett.le Segretario Comunale p.c. al Consiglio Comunale
Spett.le Presidente Unione dei Comuni
Spett.le Segretario Comunale p.c. al Consiglio Comunale
Spett.le Presidente Unione dei Comuni
La Valletta Brianza, 12/03/2021
ISTANZA con oggetto: PROMOZIONE CREAZIONE COMUNITA' ENERGETICHE E AUTOCONSUMO COLLETTIVO ai sensi dell' Art.27 dello Statuto del Comune di La Valletta Brianza
Il Sottoscritto Giuseppe Floridia, nata a Ragusa residente a La Valletta Brianza in via Lombardia n.47a e-mail floridia.giuseppe@gmail.com tel 347 71 09 038, titolare del diritto di partecipazione ai sensi dell'art. 27 dello Statuto Comunale di La Valletta Brianza, Vi sottopone quanto segue:
PREMESSO CHE
I cambiamenti climatici e il degrado ambientale rappresentano una minaccia enorme per l'Europa e per il mondo.- con "Il Green Deal europeo" la Commissione europea risponde a questa sfida puntando ad una strategia di crescita dell'Unione Europea basata su un'economia competitiva e a tal punto efficiente nell'utilizzo delle risorse, da arrivare in ultimo a dissociare la crescita economica dall'uso delle risorse stesse; l'obiettivo è quello di non generare emissioni nette di gas ad effetto serra entro il 2050 e di ridurle al 55% entro il 2030, mentre il Parlamento Europeo ha rilanciato con un traguardo ancora più ambizioso, pari a una riduzione del 60%.
- nell'ambito del pacchetto "Clean Energy for all Europeans" (Energia pulita per tutti i cittadini europei), è stata adottata la Direttiva europea sulla promozione delle fonti rinnovabili (UE 2018/2001) la cd RED II, che riconosce e promuove le configurazioni di Autoconsumo collettivo e di Comunità energetiche;
- coerentemente agli indirizzi europei, l'Italia ha adottato il Piano Nazionale Integrato Energia Clima (PNIEC) nel quale tra l'altro ci si prefigge l'obiettivo di raggiungere la copertura del 30% dei consumi energetici finali lordi da energia da fonti rinnovabili entro il 2030; l'obiettivo è perseguito anche attraverso la promozione dell'autoconsumo e delle comunità dell'energia rinnovabile;
- La Commissione Europea raccomanda altresì agli Stati membri di adottare misure adeguate ad affrontare la "povertà energetica" che rischia di affliggere fino all'11% dell'intera popolazione dell'Unione Europea e che è determinata da una combinazione di basso reddito, elevata spesa per l'energia e scarsa efficienza energetica.
- I nuovi target, molto più sfidanti rispetto a quelli già individuati, richiedono un maggior impegno dell'Italia;
TENUTO CONTO CHE,
- con le disposizioni contenute all'articolo 42-bis del decreto legge 30 dicembre 2019, n. 162, convertito con modificazioni dalla legge 28 febbraio 2020, n. 8, l'Italia - disciplinando in anticipo la fase di recepimento ed attuazione della direttiva europea RED II - ha superato il precedente limite normativo interno - in base al quale l'energia prodotta da un impianto alimentato da fonte rinnovabile potesse essere consumata solo dall'utente presso il quale l'impianto era installato - ed ha reso possibile la condivisione tra più cittadini dell'energia elettrica prodotta da impianti alimentati con fonti rinnovabili;
- attualmente dunque, in base alla nuova normativa, i consumatori di energia elettrica potranno associarsi per realizzare "configurazioni" di:
- Autoconsumo collettivo, che può essere attivato da famiglie e altri soggetti che si trovano nello stesso edificio o condominio (purché i soggetti diversi dalle famiglie non producano energia come attività principale);
- Comunità energetiche, alle quali possono partecipare persone fisiche, piccole e medie imprese, enti territoriali o autorità locali, comprese le amministrazioni comunali, ubicati in un perimetro più ampio rispetto a quello condominiale (purché siano tutti collegati alla medesima cabina di trasformazione dell'energia di media/bassa tensione e la partecipazione alla Comunità di energia rinnovabile non costituisca l'attività commerciale e industriale principale);
- in entrambi i casi, i consumatori di energia elettrica che si associano, pur mantenendo il diritto di scegliere il proprio fornitore e di recedere in qualunque momento dalle Configurazioni di Comunità energetica o di Autoconsumo Collettivo, possono eventualmente individuare un soggetto delegato, responsabile del riparto dell'energia condivisa;
- i membri che aderiscono alle suddette configurazioni di autoproduzione e di auto consumo di energia godranno di una diminuzione dei costi sia per il minor consumo di energia, sia per la riduzione di alcune tariffe collegate al minor utilizzo del sistema elettrico (€10/MWh - milliwattora - come quantificato dall' Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARARA)
- Inoltre al fine di promuovere l'autoconsumo anche tramite l'impiego dei "sistemi di accumulo", il decreto del Ministero dello sviluppo economico - in attuazione del summenzionato articolo 42-bis - ha introdotto (per gli impianti con potenza non superiore ai 200 kW entrati in esercizio dopo il 01/03/2020) una tariffa incentivante che verrà erogata dal Gestore dei Servizi Energetici per un periodo di venti anni e che premierà solo la quota parte di energia elettrica prodotta e autoconsumata virtualmente nella misura di 100 €/MWh per le configurazioni di autoconsumo collettivo e di 110 €/MWh per le comunità energetiche rinnovabili;
- considerando l'effetto combinato dell'incentivo MISE, del beneficio diretto riconosciuto da ARERA e del PUN (il prezzo all'ingrosso risparmiato dell'energia autoconsumata), si arriva ad un valore di 150-160€/MWh sull'energia autoconsumata da impianti a fonti rinnovabili: si tratta di un valore pari a oltre tre volte il prezzo normalmente pagato "all'ingrosso" dell'energia (circa 50
- l'articolo 119 del decreto legge 19 maggio 2020 n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77 (c. d. Decreto Rilancio), prevede che nel contesto di Autoconsumo collettivo e di Comunità energetiche -
- Inoltre - considerato che le configurazioni non costituiranno svolgimento di attività commerciale abituale - si otterrà una conseguente riduzione delle pratiche burocratiche necessarie alla loro implementazione e operatività;
CONSIDERATO CHE,
- i Cittadini, gli Enti pubblici e territoriali e le Pmi possono quindi attivarsi collettivamente anche attraverso consistenti strumenti di incentivazione per sostenere la creazione di tali "configurazioni", che riducono i costi della bolletta elettrica attraverso lo spostamento delle marginalità economiche del sistema energetico agli aderenti delle configurazioni, alimentando la crescita economica, sostenibile e sociale. Questo processo virtuoso avrà altresì il merito di contribuire in modo significativo all'abbattimento delle emissioni inquinanti ed alla riduzione dei conseguenti impatti ambientali e sanitari, fortemente presenti nei centri urbani;
- la riduzione dei costi in bolletta per i membri che aderiscono alle configurazioni può essere lo strumento efficace da impiegare per affrontare il problema della povertà energetica che colpisce in particolare le famiglie con disagio economico e con forti difficoltà ad acquistare servizi minimi come elettricità e acqua calda e a riscaldare o rinfrescare correttamente le proprie abitazioni.
- gli Enti pubblici e quelli territoriali pertanto, possono essere promotori di politiche sociali attive che coinvolgono i cittadini nella partecipazione alle diverse forme di configurazioni, contribuendo efficacemente ad affrontare e ridurre la povertà energetica e potrebbero sostenere la creazione di configurazioni tra cittadini o tra enti e cittadini in cui gli impianti potrebbero essere realizzati dall'Ente anche su aree o coperture di edifici pubblici e l'energia prodotta condivisa (ad esempio, si potrebbe realizzare una comunità energetica con un impianto installato sul tetto di una scuola e utilizzando l'energia prodotta per la scuola stessa e cedendo l'eccedenza ai cittadini membri della comunità). Si evidenzia che gli Enti possono cumulare la tariffa incentivante anche con altri incentivi (Fondo Kyoto, fondo efficienza e fondi di programmi europei).
TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO,
Si impegna il Sindaco e la Giunta comunale a:- promuovere nel territorio comunale di competenza la creazione di Comunità energetiche e di Autoconsumo collettivo, con il coinvolgimento dei cittadini residenti e l'impiego di aree o edifici di proprietà comunale, in particolare
- Inserire il progetto nel protocollo del Paesc
- assicurare anche attraverso la creazione di apposito sportello, o attraverso organismi già esistenti la messa a disposizione dei cittadini delle informazioni necessarie a promuovere la creazione di comunità energetiche e sistemi di autoconsumo collettivo.Giuseppe Floridia