L'ascensore...
IL COMMENTO
Ebbene sì, abbiamo la coda di paglia. Perché siamo certi che il dottor Paolo Favini, rispondendo alle critiche circa l'allocazione al quarto piano del centro vaccinazioni del padiglione Villa al Mandic, pensasse proprio a noi.
Però le sue spiegazioni non ci hanno convinto, e non tanto noi, ancora un poco lontani dalla fascia di età che ha diritto alla prima vaccinazione, quanto gli ultraottantenni e i loro accompagnatori. Non tutti certo ma la stragrande maggioranza. Paolo Favini non scende di frequente a Merate e forse degli ascensori che portano al quarto piano del padiglione Villa ha scarsa conoscenza. Lo invitiamo ad entrare con una persona al seguito. Temiamo incontrerà qualche difficoltà nel soggiornare dentro il cubo mobile.
Peraltro basta guardarsi attorno per avere la conferma che la nostra proposta di una tensostruttura non è originale, anzi, è diffusa ovunque. Qualche esempio a volo radente: Cuneo, Milano, Ariccia, Muggio, Capriate, Albenga, Lodi, Varese Pistoia, Capurso . . . . .
Per lo più sono installate all'interno del perimetro ospedaliero in spazi liberi o parzialmente occupati da parcheggi. Ma il Mandic dispone di una bella aula scientifica dotata di doppio ingresso che si presta alla bisogna essendo a piano terra, a dieci metri dalla portineria, vi si può accedere con l'auto, si entra da una porta e si esce dall'altra.
Così, con facilità e pochissima spesa. Ci vuole un po' di idea e tanta buona volontà. Poi se si aumentano le linee di vaccinazione anche al Mandic che da due restano due mentre al Manzoni da tre passano a cinque, ringraziamo pure.
Queste cose le dovrebbero chiedere i sindaci a nome dei propri cittadini, a partire dal borgomastro di Merate dando alla richiesta pubblica enfasi.
Ma campa cavallo . . . .
C. B.