Merate: il bilancio 2020 della polizia locale. La piaga della sosta nel parcheggio invalidi

Un anno anomalo il 2020 che oltre ai controlli ordinari ha visto gli agenti di polizia locale impegnati anche sul fronte del monitoraggio per il rispetto delle normative anticovid.
I dati sono stati snocciolati nel corso della conferenza stampa convocata in auditorium dal sindaco Massimo Panzeri e dal comandante della polizia locale commissario capo Davide Fortunato Mondella.

Il comandante commissario capo Davide Fortunato Mondella

1767 le sanzioni al codice della strada rilevate dove a farla da "padrone" sono le violazioni al divieto di sosta (425), seguite da quelle per il mancato uso delle cinture di sicurezza (129). 24 automobilisti sono stati "pizzicati" senza assicurazione mentre 21 hanno parcheggiato negli spazi riservati agli invalidi (a fronte di 425 controlli eseguiti per questa specifica contravvenzione), una piaga che non tende a scomparire. 1056 i punti decurtati contro i 985 del 2019. Un dato che fa riflettere poiché nonostante i mesi di lockdown e di spostamenti limitati, gli utenti della strada hanno contravvenuto alle regole e non poco, addirittura in misura maggiore rispetto al 2019.
A riprova di questa deduzione c'è anche il dato degli incidenti rilevati: 44 nel 2020 e 43 nel 2019.
I posti di controllo infine effettuati sono stati 522 contro i 375 del 2019, 108 quelli con il telelaser.

Sul fronte dell'attività messa in campo durante l'emergenza Covid sono state controllate 4038 persone e sono stati fatti due monitoraggi con i droni. 601 gli esercizi commerciali controllati (anche più volte la stessa attività) senza che per nessuno sia stata necessaria la chiusura.
Gli agenti hanno rilevato 92 sanzioni al DPCM e 28 alle ordinanze regionali.
I pattugliamenti in borghese non hanno riguardato l'attività anticovid in quanto nel periodo dell'emergenza si è cercato di lavorare sulla prevenzione e sulla sensibilizzazione, prestando particolare attenzione alle situazioni di difficoltà delle persone.

Al plauso per la collaborazione fattiva avuta con la protezione civile, il comandante Davide Mondella ha voluto aggiungere quello per "i suoi ragazzi" come li ha chiamati lui, per l'impegno e la dedizione mostrati, senza sottrarsi agli obblighi che la divisa imponeva loro conciliandoli con le situazioni personali e il momento più generale di paura e preoccupazione.

S.V.
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