PM 10: l’inquinamento dilaga in tutto il lecchese con Merate maglia nera, ben otto giorni di superamenti della soglia limite

Il tempo bello e stabile e il forte rialzo delle temperature se da un lato scacciano il freddo dell'inverno ormai alla fine dall'altro innescano una spirale di inquinamento da fare paura. Ieri, 24 febbraio, tutte le centraline del lecchese hanno fatto segnare sforamenti da record. Ricordiamo che la soglia da non superare di polveri sottili è di 50 microgrammi per metro cubo. Ebbene ieri la centralina di Merate, come media delle 24 ore, ha fatto segnare 101, quella di Lecco via Amendola 92, di via Sora 83, di Valmadrera 87. Incredibile a dirsi persino a Moggio si è verificato uno sforamento come mai era accaduto in passato, 65. Il PM 10 dilaga in tutto l'agglomerato milanese che comprende le province di Milano (punta massima via Senato, 112); Monza Brianza (Meda 98); Como (Como centro 106); Varese (Saronno 97) e Lecco con Merate sempre maglia nera. Non va meglio nel casatese dove a Casatenovo il modello di calcolo ha stimato una media di 90 che segue una serie di sforamenti iniziata il 18 con 93 e a seguire: 67 - 81 - 67 - 68 - 76. Idem a Oggiono con questa sequenza a partire sempre dal giorno 18 febbraio: 72 - 64 - 63 - 53 - 63 - 65 - 83. A Merate la serie è ancora più negativa: 107 - 72 - 89 - 68 - 75 - 80 - 101. E le previsioni climatiche confermano tempo stabile ancora fino alla fine della settimana. Per ciò c'è da attendersi il peggio. Non senza possibili interazioni con la pandemia da Covid 19, almeno stando ad alcuni studi.

 

Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.