Lomagna: esce di cella il tunisino in odore di Isis, ha chiesto asilo e attende il verdetto

Ghait Abdessalem quest'oggi si è lasciato alle spalle il carcere di Opera dove era rinchiuso. Dovrà attendere la decisione della commissione territoriale per sapere se la sua domanda di protezione internazionale sarà accolta o meno e quindi se l'Italia si dirà disponibile a concedergli l'ospitalità, e lo farà dal centro di permanenza per il rimpatrio di Gradisca d'Isonzo. Non presso la mamma a Lomagna dove era stato catturato per ben due volte dopo essere rientrato nello Stivale illegalmente, violando il decreto di espulsione che gli intima di stare lontano dal suolo fino al 2030.


Il condominio a Lomagna dove Ghait viveva con la mamma

Secondo l'avvocato Monica Gnesi che lo assiste, il rientro in Tunisia metterebbe a repentaglio la sua vita poichè durante la sua ultima permanenza nelle carceri sarebbe stato torturato. In Siria nello stato islamico aveva trovato invece la morte il fratello maggiore Gassan, seguace appunto dell'Isis giustiziato dagli stessi miliziani e a cui, secondo la Digos di Lecco, Ghait si era “ispirato” iniziando un percorso di avvicinamento alla causa islamica. Questi frequenti contatti erano stati quelli che lo avevano portato al primo arresto e all'espulsione nel dicembre 2015 cui avevano fatto seguito una serie di “uscite” e “rientri” dall'Italia fino appunto a questi giorni, con la sua scarcerazione e la richiesta ora di protezione internazionale per evitare un ritorno al paese natio.
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