Merate: in commissione bilancio la nota di aggiornamento al dup e il previsionale
Si è riunita nella prima serata di venerdì 19 febbraio, la Commissione bilancio, programmazione economica e controllo di gestione di Merate, per visionare i due punti all'ordine del giorno. Dopo la consueta approvazione dei verbali della seduta precedente, il presidente Fabio Tamandi ha passato la parola all'assessore incaricato Alfredo Casaletto che ha presentato la nota di aggiornamento al DUP, Documento unico di Programmazione. A questo atto - composto da due sezioni, una operativa ed una strategica - che ha sostituito la relazione previsionale programmatica e permette l'attività strategica ed operativa del comune, sono stati allegati il piano triennale dei lavori pubblici ed il fabbisogno biennale di servizi e forniture. "Costituisce il presupposto necessario degli altri documenti di programmazione" ha chiarito Casaletto, spiegando che l'organo revisore ha espresso un parere favorevole sulla coerenza complessiva e sull'attendibilità contabile della nota di aggiornamento.
Non essendoci stati interventi da parte dei commissari, si è passati al punto successivo, il bilancio di previsione 2020, 2021 e 2022. "Gli esercizi considerati riguardano entrate e spese esigibili, anche se l'obbligazione giuridica è sorta in esercizi precedenti. In particolare, si prevede che il totale generale delle entrate sia così diviso: per il 2021, 25.230.795 euro, per il 2022 15.950.796 euro e per l'anno successivo 15.753.965 euro". Le previsioni di entrata sono pareggiate da quelle di spesa: per gli investimenti, la spesa complessiva per quest'anno ammonta a 10.264.520 euro, di cui 6.184.688 euro di fondo pluriennale vincolato, mentre 3.885.332 euro appartengono alla voce delle entrate proprie in conto capitale. "Per il 2022, la spesa per gli investimenti si attesta a 997.331 euro, mentre per il 2023 sarà di 796.500 euro" ha proseguito, spiegando che in quanto al fondo crediti di dubbia esigibilità, l'ente ha applicato il metodo relativa alla media dei rapporti annui tra accertato e incassato degli ultimi cinque esercizi. L'organo di revisione ha accertato la regolarità del calcolo del fondo, pertanto la quota relativa all'accantonamento pari al 90% per l'esercizio 2021 è di 483.952 mentre per gli esercizi 2022-2023 è di 796.500 euro. La situazione della cassa all'ultimo esercizio del 2020 è di oltre 15 milioni di euro, ed il risultato presunto d'amministrazione al 31/12 dello scorso anno è pari a 11.515.602 euro, in cui è presente anche l'avanzo accantonato dal fondo crediti di dubbia esigibilità, pari a 4.171.923 euro. "Dallo scorso anno, l'ente ha poi messo da parte anche l'importo di 433.826 euro, per il ripiano delle perdite dell'Azienda Speciale Retesalute" ha concluso Casaletto, arrivando alla conclusione che, per Merate, la parte di risultati di amministrazione disponibile sia di 5.215.000 euro.Dopo aver chiesto chiarimenti su alcune voci, il consigliere di Cambia Merate Aldo Castelli è intervenuto per fare un'osservazione: "Il risultato di amministrazione ammonta, tra il 2019 e il 2020, ad un milione e 900 mila euro, segno che l'avanzo è aumentato di circa 450.000 euro". Sottolineando che la questione verrà analizzata in consiglio, ha puntualizzato: "Ciò vuol dire che ci sarebbero state più risorse da spendere, e ci sarebbero, ad ora, le disponibilità per mettere in campo qualche iniziativa a sostegno dell'economia, soprattutto vista la difficile situazione attuale." Proponendo di fare una sorta di 'mappa di spesa', Castelli ha visto l'assessore Casaletto dargli ragione, replicando che quest'anno, le energie e le risorse a disposizione della comunità meratese saranno tante. "L'anno scorso abbiamo avuto la possibilità di sostenere cittadini ed imprese per un importo di oltre 700.000 euro, che visto il periodo tragico non è mai 'tanto', ma non è irrilevante. Anche quest'anno credo che parte dell'avanzo andrà a sostegno della spesa sociale, che in questi anni aumenterà necessariamente".
Rispondendo, infine, ad un quesito sempre di Aldo Castelli sull'IMU, l'assessore Casaletto ha spiegato che l'amministrazione sta arrivando al limite con i tempi per comprendere se ci sono le condizioni per azzerare la voce per alcuni immobili. In particolare, l'esenzione riguarderebbe quelli di categoria B, quindi convitti, case di cura, ospedali, scuole, laboratori scientifici, cappelle biblioteche e musei - e quelli della sezione C4, quindi riguardanti le attività sportive senza fini di lucro e ammonterebbe a circa 27.000 euro.
G.Co.