Il DG al welfare Trivelli lancia l'appello per inviare personale sanitario in Umbria. Favini apre ad accogliere pazienti in Asst
Gentilissimi,
è pervenuta in queste ultime ore una richiesta di aiuto urgente dalla Regione Umbria per un invio immediato di personale medico e infermieristico di Terapia Intensiva nei loro ospedali in gravissima difficoltà.
Pur conoscendo la situazione di perdurante pressione sul sistema sanitario regionale, sarebbe estremamente positivo poter fornire un aiuto da parte della nostra Regione che, meglio di altre, conosce la drammaticità di questi momenti di violenta pressione pandemica.
Si chiede con la presente, a tutte le Strutture del Sistema Regionale Lombardo (pubbliche e private) di voler urgentemente individuare la disponibilità del proprio personale formato per attività di assistenza intensiva a un breve periodo di comando (da una settimana ad un massimo di tre settimane) presso le strutture ospedaliere umbre.
Si chiede di indicare almeno un operatore per Ente, infermiere o medico, comunicando la risposta al seguente indirizzo di posta elettronica.
Si prega altresì alle ATS di far pervenire la nota alle Strutture private afferenti al proprio territorio.
Ringraziando sin d’ora per la disponibilità che potrà essere offerta, si resta in attesa di cortese sollecito cenno di riscontro e, con l’occasione, si porgono cordiali saluti.
"Nella drammatica cronica, situazione di carenza di personale sanitario, che da più di cinque anni attanaglia la regione Lombardia" ha commentato Francesco Scorzelli dell'USB Coordinamento Regionale Pubblico Impiego Lombardia e Segreteria RSU e RLS ASST LECCO "resa più evidente dalla pandemia, l'assessorato al Welfare ha elaborato prima il trasferimento temporaneo di personale sanitario dalle ASST verso quella che si è dimostrata la cattedrale nel deserto e cioè l'ospedale in Fiera. C'è stato poi l'arruolamento di personale sanitario volontario, che avrebbe dovuto iniettare il vaccino anti COVID gratuitamente alla popolazione e ora ci troviamo con la richiesta di trasferimento temporaneo di personale sanitario dalle ASST lombarde verso la regione Umbria probabilmente gemellata con la Lombardia sul campo di Pontida".
Se al momento non risulta che personale infermieristico o medico abbia dato la propria disponibilità a raggiungere l'Umbria, c'è invece la controproposta del direttore generale dell'Asst di Lecco dottor Paolo Favini ad accogliere pazienti provenienti da quella Regione. Un trasferimento nelle terapie intensive del lario, così come era avvenuto nella prima ondata con i pazienti lecchesi portati in Germania.