Reddito/pensione di cittadinanza: a Lecco 190 richieste a gennaio. In Regione 14.481

Il reddito di cittadinanza, lo strumento a contrasto della povertà bandiera del Movimento Cinque Stelle, è stato uno dei temi divisivi nella crisi di governo, una tra le condizioni avanzate da Renzi per ridiscutere il progetto dell’ormai ex premier Conte. Mentre tornava in voga lo scontro ideologico sul RdC, nel solo mese di gennaio 2021 i nuclei che lo hanno richiesto in Provincia di Lecco sono stati 190. Il dato, che comprende anche la Pensione di Cittadinanza, viene fornito dall’INPS. In Lombardia le domande nello stesso periodo sono state 14.481.
Il 2019 (le rilevazioni valgono da aprile a dicembre) aveva avuto il maggior numero di richieste sia per il reddito che per la pensione di cittadinanza. 3.450 nel Lecchese sulle 163.525 complessive in Regione. In Lombardia i nuclei percettori di almeno una mensilità erano stati 94.310, con un importo mensile di 421,30 euro in media, e si stima siano state coinvolte dal beneficio 212.982 lombardi. Nel 2020 era stata registrata una diminuzione. Nell’arco dei dodici mesi dello scorso anno le formulazioni erano pervenute da 2.392 nuclei lecchesi. Il dato regionale arrivava a 146.133, dunque circa 20 mila in meno rispetto al 2019. Tuttavia i percettori di almeno una mensilità erano aumentati, arrivando a 144.921 nuclei. Ad essere incrementato era stato anche l’importo medio che saliva a 456,48 euro. Complessivamente è stato stimato che le persone coinvolte siano state in Lombardia 308.139. A gennaio 2021 le famiglie che hanno percepito o il reddito o la pensione di cittadinanza in Lombardia sono già state 106.380, con un importo medio di 470,10 euro. L’INPS attesta che i lombardi coinvolti in questa prima parte dell’anno siano 213.744.
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Nel mese di gennaio 2021 hanno percepito il Reddito di Cittadinanza 1,2 milioni di nuclei familiari, con 2,8 milioni di persone coinvolte ed un importo medio a nucleo pari a 573 euro; i nuclei percettori di Pensione di Cittadinanza sono stati invece 115mila, con 129mila persone coinvolte ed un importo medio di 240 euro.
Complessivamente, quindi, a gennaio hanno ricevuto il beneficio 1,3 milioni di nuclei, con un importo medio pari a 543 euro. La regione che in questo periodo ha avuto più nuclei beneficiari (266mila, pari al 21% del totale) è stata la Campania, a seguire la Sicilia (231mila, pari al 18% del totale); gli importi medi percepiti sono stati rispettivamente pari a 617 euro e 598 euro. Nel solo mese di gennaio 2021 è stato revocato il beneficio a 15mila nuclei, per mancanza di uno dei requisiti; nello specifico, prevalentemente per dichiarazioni non conformi rispetto ai redditi da attività lavorativa e al patrimonio mobiliare.
Per quanto riguarda il Reddito di Emergenza, i nuclei percettori di almeno una mensilità della prestazione ai sensi del dl 34/2020 art. 82 (decreto Rilancio), che ha previsto erogazioni per due mesi, risultano pari a 292mila, con 702mila persone coinvolte e un importo medio mensile di 559 euro; sono invece 254mila i nuclei beneficiari del Reddito di Emergenza disciplinato dal dl 104/2020 art. 23 (decreto Agosto), con 581mila persone coinvolte e un importo medio pari a 550 euro. Si ricorda, che il dl 104/2020 art. 23 prevedeva inizialmente l'erogazione di una sola mensilità; con il dl 137/2020 (decreto Ristori) art. 14, comma 1, sono state aggiunte altre due mensilità, quella di novembre e quella di dicembre. Lo stesso articolo, al comma 2, ha previsto l'erogazione sempre delle mensilità di novembre e dicembre a domanda, per i nuclei che non avevano mai beneficiato del Rem (perché non avevano presentato domanda o perché non era stato loro riconosciuto) oppure avevano ottenuto solo il Rem dl34. I nuclei percettori di quest'ultima tipologia di Rem risultano pari a 81mila, con 166mila persone coinvolte e un importo medio pari a 519 euro.
I dati sono consultabili sul sito Inps a questo link.
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