Lecco: audizione protetta in rsa per Gilardi. Ad aprile si decide per il "rinvio a giudizio"

Il professor Carlo Gilardi
Quasi tre ore di incidente probatorio all'istituto Airoldi e Muzzi di Lecco per ascoltare il professor Carlo Gilardi. Presenti il giudice Salvatore Catalano, il pubblico ministero Andrea Figoni, l'amministratrice di sostegno Elena Barra, il legale di parte civile Stefano Pelizzari, sei dei sette imputati (uno è irreperibile) e i loro avvocati Andrea Artusi del foro di Lecco, Agnese Cattaneo di Monza, Nicolas Pistollato di Firenze.
L'anziano professore di Airuno, ricoverato da ottobre e al centro di un clamore mediatico a cui lui stesso ha poi chiesto di mettere fine, è stato ascoltato come da richiesta del suo legale, in modalità protetta.
Per evitare infatti contatti visivi con gli imputati, che avrebbero potuto condizionare o comunque turbare il suo stato emotivo, è stato posto un paravento e il professore ha risposto alle domande affiancato anche da un'assistente sociale.
Quanto raccontato dall'anziano verosimilmente sarà filtrato dalla parti attraverso ciascuna la propria lente interpretativa con la difesa pronta a sottolineare la lucida dell'uomo, sulla scia delle perizie di parte già riversate nel fascicolo in contrasto con la ctu chiesta invece nell'ambito del procedimento tutelare.
Il prossimo 27 aprile il giudice dovrà esprimersi sul rinvio a giudizio degli imputati che intanto avranno l'opportunità di decidere su eventuali riti alternativi.
Nel frattempo due giorni fa il pubblico ministero ha depositato degli atti integrativi di indagine con le annotazioni della guardia di finanza sulla situazione patrimoniale degli imputati nonchè delle lettere scritte da Gilardi nel corso degli anni e inviate ai carabinieri dove si lamentava dell'insistenza delle richieste di denaro di alcuni di essi e di altri soggetti.
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