Merate: investimenti e interventi comunali per le scuole presentati nella commissione

La commissione istruzione e cultura del Comune di Merate si è riunita nel tardo pomeriggio di lunedì 8 febbraio, per analizzare come sono e come saranno strutturati gli interventi e gli investimenti a supporto del diritto allo studio da parte nel corso dell'anno scolastico 2020/2021. Nella sua illustrazione del piano, l'assessore Franca Maggioni ha esordito ripercorrendo i mesi in cui, a causa della pandemia, la presenza di alunni e studenti nei rispettivi istituti non è stata possibile. Lo ha definito un momento ''indimenticabile, che ci ha fatto capire che l'andare a scuola non è un qualcosa di così automatico, nonostante la didattica a distanza abbia in qualche modo attutito il colpo''.

L'assessore Franca Maggioni

L'assessore ha quindi citato alcuni degli interventi effettuati nel corso del lockdown, come ad esempio il supporto fornito all'Istituto Comprensivo di Merate nella distribuzione di computer e tablet attraverso le consegne effettuate con la Protezione Civile e la Polizia Locale oppure il proseguimento dell'assistenza educativa scolastica per alunni e studenti svantaggiati anche a distanza, quando – ha sottolineato – ''pochi Comuni hanno creduto in questa opportunità''. Arrivata l'estate gli sforzi si sono concentrati da una parte nell'organizzazione del centro estivo (che non ha avuto l'adesione che ci si aspettava) e dall'altra alla ricerca degli spazi idonei per la riapertura delle scuole a settembre, resasi poi non necessaria con la scelta dell'Istituto Comprensivo, supportato dall'ufficio tecnico comunale, di ricavare gli spazi opportuni per il rispetto del distanziamento fisico direttamente all'interno dei plessi, in alcuni casi – come quello delle medie Manzoni – sacrificando le aule ''speciali'' di musica e arte. Con il coinvolgimento di Ser.Car, la società che gestisce il servizio di refezione scolastica, l'Amministrazione ha quindi organizzato la mensa su più turni nel caso della primaria di via Montello.

L'assessore è entrata più nello specifico del piano per il diritto allo studio mostrando alcune tabelle riportanti diversi dati relativi all'organizzazione dell'anno scolastico 2020/2021 negli istituti meratesi. Per quanto riguarda le scuole statali, dall'infanzia fino alla secondaria di primo grado, gli alunni sono in totale 1177 (113 all'asilo, 616 suddivisi nelle quattro primarie e 448 alla scuola media Manzoni). Nel 2019 erano in totale 1.202. E' stato perciò rilevato da questo punto di vista un calo. Per quanto riguarda le due infanzie statali, quella di Sartirana e quella di viale Verdi, su 113 alunni iscritti 104 sono residenti. 318 sono invece in totale i bimbi e le bimbe che frequentano uno dei quattro asili paritari (Villoresi, Don Borghi Novate, Ente Morale di Merate e infanzia di Pagnano). In questo caso i residenti sono 208. Dei 616 alunni delle primarie statali, invece, 612 sono i residenti. 52 gli alunni meratesi sui 152 iscritti alla primaria del Villoresi, mentre alle medie su 115 alunni i meratesi sono 25. Al Manzoni, infine i residenti sono 351 su 448.

La consigliera di ''Cambia Merate'' Patrizia Riva

L'assessore Maggioni ha dunque evidenziato che la percentuale degli studenti meratesi che frequentano i due istituti superiori della città, l'Agnesi e il Viganò, è particolarmente bassa, pari al 13%. A fronte di un totale di 2226 studenti solo 252 risiedono a Merate. Nei sei plessi in cui viene gestito dal Comune, ha proseguito l'assessore, il servizio di refezione scolastica viene usufruito da circa il 97% degli alunni (nel 2019 era circa il 99%). Otto sono invece gli istituti tra infanzia, primaria e medie in cui è possibile utilizzare il servizio di trasporto scolastico. Sul totale degli alunni, 1456, solo il 22% lo utilizza (ovvero in 312). Passando all'analisi dei dati economici, è stato spiegato che il supporto alle quattro scuole dell'infanzia paritarie di Merate ammonterà quest'anno ad una cifra di 464mila euro. 115mila euro il contributo preventivato per il sostegno alle due scuole dell'infanzia statali. Per le due primarie, Montello e Sartirana, il Comune prevede una spesa intorno ai 644mila euro, di cui 266mila euro per il pagamento del rimborso sul leasing avviato per la realizzazione dell'elementare di via Montello, 130mila euro per la refezione scolastica, 145mila euro di utenze, 47mila euro di progetti a sostegno della conciliazione famiglia/scuola e 27mila euro di costi per la prevenzione del coronavirus. 92mila euro sono previsti invece per la scuola Manzoni a copertura delle utenze (90mila euro) e un contributo per la refezione scolastica di 2mila euro. Raggiunge invece la cifra di 1.158.000 euro la voce di spesa generale per le scuole. In particolare, rispetto al 2019 saranno investiti circa 190mila euro in più per l'assistenza agli alunni disabili (per una cifra intorno ai 360mila euro).

Il presidente della commissione Fabio Tamandi

I consiglieri del gruppo di minoranza ''Cambia Merate'' hanno chiesto all'assessore alcuni chiarimenti. In particolare, Patrizia Riva ha voluto sapere il motivo per cui la spesa delle utenze per la scuola Manzoni è stata a consuntivo di 93mila euro anziché, come preventivato, di 74mila euro, nonostante la scuola sia addirittura rimasta chiusa tra marzo e giugno. L'assessore Maggioni ha spiegato che il plesso utilizza un impianto di riscaldamento che non è possibile suddividere. Dovendo quindi alcuni insegnanti e una parte del personale della segreteria continuare a recarsi presso l'istituto anche con il lockdown, non è stato possibile contenere la spesa. L'Amministrazione, ha comunque aggiunto, è al lavoro per trovare la soluzione per dividere in aree l'impianto di riscaldamento delle medie.

Il capogruppo di ''Cambia Merate'' Aldo Castelli

E' stata infine discussa in commissione una proposta avanzata dalla minoranza per l'istituzione di due borse di studio destinate alle studentesse che intendono iscriversi ad una facoltà universitaria ad impronta Stem (acronimo inglese che comprende le parole Science, Technology, Engineering and Mathematics). ''La finalità – ha spiegato la consigliera Riva – è quella di promuovere lo studio delle materie scientifiche tra le studentesse. Riteniamo fondamentale che tutti possano avere le stesse possibilità. Addirittura nell'agenda 2030 ci sono chiare indicazioni che parlano del divario di genere, che crediamo sia importante colmare quanto prima per fare in modo di creare una società partitetica. E' ormai evidente che la mancanza di presenza da parte delle ragazze nei cosiddetti studi Stem sia perlopiù determinato da una questione culturale che ha profonde radici, che noi dobbiamo però sradicare mettendo in campo azioni concrete che siano di stimolo per infondere nelle ragazze il pensiero che lo studio di materie scientifiche non è loro precluso''.
La cifra individuata dall'opposizione è di 2mila euro per ogni borsa di studio. L'assessore Maggioni ha espresso parere favorevole nei confronti dell'accoglimento della proposta avanzata dal gruppo ''Cambia Merate'', spiegando di ritenere però necessarie alcune modifiche rispetto a quanto presentato dall'opposizione per ciò che attiene, ad esempio, ai criteri con cui verranno erogate questi due premi al merito scolastico. Il punto verrà ridiscusso nella prossima seduta della commissione.
A.S.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.