Merate: a trent'anni dalla morte di don Isidoro Meschi una petizione da Busto Arsizio per un riconoscimento civico

Quest'anno ricorrono i trent'anni dalla morte di don Isidoro Meschi il sacerdote meratese ucciso con una coltellata da uno dei "suoi" ragazzi problematici a Busto Arsizio.

Una figura mite e buona la sua, la cui morte violenta destò dolore e sgomento e al tempo stesso fu motivo per apprezzarne ancora di più il carisma e la levatura.

Don Isidoro e, accanto, la rappresentanza meratese alle sue esequie

150 i sacerdoti che attorno al cardinale Carlo Maria Martini celebrarono i suoi funerali che riunirono due comunità, quella di Busto dove svolgeva il suo ministero e quella di Merate dove era nato e cresciuto e dove c'erano ancora parenti e amici. Classe 1945 era morto a 46 anni, come lui stesso aveva profetizzato nel suo testamento spirituale, la stessa età del padre.

In occasione dell'anniversario della tragica morte, da Busto Arsizio è partita una petizione sulla nota piattaforma change.org rivolta al sindaco e all'amministrazione locale del posto per dare un riconoscimento civico a don Lollo, come veniva affettuosamente chiamato, "per l'impegno profuso nella sua missione e col suo operato in città come figura sacerdotale fedele al Vangelo con particolare attenzione verso i bisognosi morali e materiali, insegnante, giornalista, ideatore e cofondatore della comunità di recupero dalla tossicodipendenza "Marco Riva", quando ancora nessuno se ne occupava a livello pubblico". CLICCA QUI per la petizione http://chng.it/GrJMfPsS

E chissà se anche Merate, sua città natale, per questo anniversario lo ricorderà con un "segno" che resti a imperitura memoria.


S.V.


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