Gilardi sarà ascoltato in incidente probatorio. Ulteriori episodi di presunta circonvenzione contestati ai sette imputati

Incidente probatorio per Carlo Gilardi. Il 90enne airunese al centro da settimane di un vero e proprio caso mediatico, sarà ascoltato il prossimo 15 febbraio all'Airoldi e Muzzi, la struttura residenziale per anziani di Lecco dove vive dallo scorso ottobre.
Lo ha stabilito il giudice per le udienze preliminari Salvatore Catalano, dopo che nel corso dell'udienza fissata stamani in tribunale a Lecco il PM Andrea Figoni ha altresì ampliato il capo di imputazione contestato ai sette imputati con l'accusa - al momento ancora tutta da dimostrare - di circonvenzione di incapaci, sulla base dell'esito di ulteriori indagini difensive prodotte dall'avvocato Stefano Pelizzari che proprio quest'oggi si è costituito parte civile nell'interesse di Carlo Gilardi.

Carlo Gilardi

Sarebbero infatti emersi nuovi episodi di presunta circonvenzione ai danni dell'anziano benefattore di Airuno, di cui saranno chiamati a rispondere le sette persone per le quali il sostituto procuratore - titolare del fascicolo d'indagine, ereditato a pacchetto già confezionato - aveva chiesto il rinvio a giudizio.
Di queste stamani in aula ne erano presenti soltanto sei, rappresentate dagli avvocati Andrea Artusi del foro di Lecco, Agnese Cattaneo del foro di Monza e Nicolas Pistollato del foro di Firenze. Quest'ultimo in particolare assiste l'ex badante di Gilardi, Brahim El Mazoury, che tramite la trasmissione televisiva ''Le Iene'' aveva trasformato la vicenda personale di Gilardi, in un vero e proprio caso mediatico.
Irreperibile invece il settimo imputato; a questo proposito il giudice Catalano - prima di calendarizzare al 27 aprile la prossima udienza - ha disposto ricerche aggiuntive per poterlo rintracciare.
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