Technoprobe apre un nuovo stabilimento ad Agrate e si prepara a sbarcare in Borsa

“Si è chiuso un anno complicato, ma con ricavi in forte crescita e questo ci induce a guardare al 2021 con ottimismo”.
Un ottimismo che porterà la Technoprobe di Cernusco Lombardone a quotarsi in borsa il prossimo anno.
I fratelli Roberto e Cristiano Crippa, executive vice presidents  Technoprobe, non nascondono tuttavia la fatica e la preoccupazione di questi mesi che vorremmo tutti lasciarci alle spalle, ma neppure possono ignorare la soddisfazione per i risultati  record raggiunti in un anno in cui il mondo industriale, e non solo, ha dovuto fare i conti con l’emergenza Covid.



Roberto Crippa, il papà Giuseppe e il fratello Cristiano

Ora guardano avanti con la consapevolezza che nuove e importanti sfide li attendono, fin dalle prossime settimane.
Ci sono infatti due nuovi stabilimenti dove stanno per essere ultimati i lavori, nei quali una volta chiusi i cantieri dovrà essere avviata l’attività produttiva vera e propria.
“Entro aprile abbiamo programmato l’avvio dell’attività nel nuovo sito di Agrate – spiega Roberto Crippa – anche se purtroppo stiamo procedendo con affanno a causa della difficoltà di spostamenti dovuti all’emergenza Covid. L’ormai prossima inaugurazione ad Agrate è la conclusione di una scommessa iniziata alla fine del 2019, quando abbiamo acquistato un’azienda, “made in USA”, che produceva microcomponenti per il settore biomedicale. Un’azienda in perdita, ma nella quale abbiamo intravisto un’interessante e possibile riconversione per il nostro settore. Abbiamo quindi deciso di importare la tecnologia e il “know how”, mettendo in atto un viaggio a ritroso rispetto a quello che siamo abituati ad assistere, dalla Silicon Valley al nostro Paese.
Purtroppo la pandemia ci sta creando problemi nel trasferimento dei “cervelli” dall’America all’Italia, ma credo che riusciremo comunque a rispettare i tempi. L’azienda di Agrate produrrà micro componentistica elettronica e non più biomedicale. A dimostrare la bontà dell’intuizione ci sono già numerosi ordini da parte dei nostri clienti, e questa è un’ulteriore spinta a fare l’impossibile per rispettare i tempi, procediamo a tappe forzate. Nell’unità di Agrate lavoreranno inizialmente 25 ricercatori per arrivare a circa 200 addetti una volta a regime. Stiamo già assumendo e formando personale per quel tipo di produzione”.



Il nuovo stabilimento a Cernusco 

L’investimento per l’azienda di Agrate, a cui la famiglia Crippa sta lavorando da circa due anni, è stato di circa 30 milioni di euro.
A far da specchio al un nuovo centro di produzione in fase di avviamento in provincia di Monza c’è il nuovo complesso industriale – circa 4000 metri quadrati – a pochi passi dal quartier generale di via Cavalieri di Vittorio Veneto. In questo caso si tratta di un nuovo edificio industriale, realizzato su un’area dove prima sorgevano alti edifici produttivi che sono stati demoliti per far spazio al nuovo e moderno complesso, evitando così ulteriore consumo di suolo.
“In questo complesso adiacente alla sede storica della Technoprobe trasferiremo le attività che oggi svolgiamo qui – aggiunge Cristiano Crippa – Abbiamo bisogno di nuovi spazi per riorganizzare meglio la produzione. Con gli spazi adeguati saremo infatti in grado di migliorare ulteriormente le condizioni di lavoro e la produzione stessa. Infatti riorganizzeremo i reparti in modo razionale e funzionale.
Stiamo crescendo in fretta e dobbiamo adattarci alle esigenze emergenti in modo rapido e puntuale. La struttura è ormai ultimata, ora è in corso il cablaggio e la predisposizione tecnologica dell’immobile relativa all’attività che andremo a svolgere. Anche in questo complesso è prevista l’entrata in funzione prima della prossima estate”.
Attualmente l’azienda di Cernusco Lombardone occupa oltre mille addetti, di cui 460 assunti lo scorso anno, distribuiti nelle varie sedi sparse per il mondo, anche se il centro nevralgico resta nel cuore della Brianza.
“Il 2021 vorremmo che fosse un anno di consolidamento – ha aggiunto Roberto Crippa – contiamo di mettere a regime le nuove unità produttive e concentrarci sull’esistente. Queste sono le intenzioni, poi vedremo cosa succederà. La nostra è un’attività che non può concedersi pause, dobbiamo sempre essere pronti a cogliere cambiamenti e nuove opportunità che si profilano all’orizzonte”.
Infine, un altro progetto anch’esso ambizioso prenderà forma nel prossimo periodo. L’azienda di Cernusco Lombardone sta infatti lavorando per approdare in Borsa, nel segmento Star del mercato Mta, riservato ad aziende con caratteristiche di eccellenza che si impegnano a rispettare requisiti stringenti in termini di liquidità, trasparenza e corporate governance. Requisiti che Technoprobe, leader nel mondo nella ricerca tecnologica e nella consulenza incentrata sulla ricerca di mercato delle Probe Card, ha ampiamente conquistato in tutti questi anni, affidandosi alla guida e alle scelte lungimiranti operate dalla sua governance.
Angelo Baiguini
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