Osnago, Voss: prima ''fumata bianca'' dopo il vertice tra sindacati e azienda che accetta il prolungamento della cassa integrazione

Prima fumata bianca alla Voss di Osnago dopo il nuovo incontro, svoltosi nel pomeriggio di oggi, tra organizzazioni sindacali e la proprietà. Fim e Fiom Lecco hanno fatto sapere che durante il vertice l'azienda ha comunicato ai loro delegati la disponibilità di utilizzare tutti gli ammortizzatori sociali possibili per tutelare i 70 lavoratori che fino ad inizio dicembre operavano nello stabilimento di via Stoppani, prossimo allo smantellamento.

I lavoratori della Voss nel corso del presidio nel periodo delle festività natalizie

Per tutti gli operai si prospetta dunque un lungo periodo di ''copertura'' attraverso la cassa integrazione, durante il quale avranno più tempo per ricollocarsi in nuove realtà lavorative, usufruendo delle possibilità di formazione e riqualificazione delle proprie competenze attraverso le misure messe in campo dalla Regione. Qualora il Governo dovesse prolungare di altri tre mesi la cassa integrazione speciale ''Covid'', il cui termine è attualmente fissato al 31 marzo, vorrebbe dire che i dipendenti della Voss potranno accedere a partire dal 1° di luglio alla cassa integrazione straordinaria per dodici mesi. Nell'arco di oltre un anno, dunque, il ventaglio degli scenari possibili potrebbe anche volgere alla tanto sperata reindustrializzazione del sito di via Stoppani, se entro allora si sarà fatta avanti un'azienda interessata a rilevarlo e magari ad assumere gli ex dipendenti Voss. I sindacati, rispetto all'incontro di quest'oggi, hanno aggiunto che nel prossimo vertice, previsto per l'inizio di settimana prossima, il confronto con l'azienda si concentrerà sul raggiungimento di un accordo quadro che definisca l'intero percorso di salvaguardia di tutti i posti di lavoro.
A.S.
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