Merate, Semina: appuntamento con Giacomo Bonnoli sulla musica
Per domani, giovedì 21 gennaio, è in calendario un nuovo appuntamento con La Semina alle ore 18. Si terrà infatti una videoconferenza di Giacomo Bonnoli, dal titolo: "La musique parle, et la parole chante." Breve introduzione al madrigale del Rinascimento (parte I).
Da un lato l'elaborato contrappunto della musica sacra fiamminga declinato con la sensibilità italiana nella coeva polifonia sacra a Roma e a Venezia. Dall’altro generi musicali locali profani e popolareggianti come la frottola. A impreziosire il tutto, la grande poesia del tempo: Tasso, Sannazzaro, Guarini, Marino, Ariosto e, sopra tutti, Francesco Petrarca. E’ da queste contaminazioni che nacque nell’Italia delle signorie uno dei generi musicale più raffinati e coinvolgenti della storia della musica, capace di incantare ancora al giorno d’oggi e che contribuì, al pari e forse più delle arti visive, a rendere il nostro paese l’indiscusso faro culturale di quei secoli: il madrigale rinascimentale.
Sarà presentato, con alcuni ascolti emblematici, un percorso che va dagli albori del genere agli sviluppi maturi, e che farà apprezzare un’Europa già interconnessa, poliglotta e interculturale, la bellezza (ancora attuale!) di interpretare una poesia in musica con le sole voci, per il puro diletto proprio e di pochi “congiunti”, e il genio di musicisti come Monteverdi e Gesualdo da Venosa, lontani nel tempo ma tuttora moderni e sorprendenti.
Da un lato l'elaborato contrappunto della musica sacra fiamminga declinato con la sensibilità italiana nella coeva polifonia sacra a Roma e a Venezia. Dall’altro generi musicali locali profani e popolareggianti come la frottola. A impreziosire il tutto, la grande poesia del tempo: Tasso, Sannazzaro, Guarini, Marino, Ariosto e, sopra tutti, Francesco Petrarca. E’ da queste contaminazioni che nacque nell’Italia delle signorie uno dei generi musicale più raffinati e coinvolgenti della storia della musica, capace di incantare ancora al giorno d’oggi e che contribuì, al pari e forse più delle arti visive, a rendere il nostro paese l’indiscusso faro culturale di quei secoli: il madrigale rinascimentale.
Sarà presentato, con alcuni ascolti emblematici, un percorso che va dagli albori del genere agli sviluppi maturi, e che farà apprezzare un’Europa già interconnessa, poliglotta e interculturale, la bellezza (ancora attuale!) di interpretare una poesia in musica con le sole voci, per il puro diletto proprio e di pochi “congiunti”, e il genio di musicisti come Monteverdi e Gesualdo da Venosa, lontani nel tempo ma tuttora moderni e sorprendenti.
Giacomo Bonnoli, senese con sfumature brianzole e astrofisico delle alte energie, melomane irredimibile, da 15 anni coltiva una passione viscerale per la musica vocale del Rinascimento, che sfoga cantando, ascoltando, leggendo, e soprattutto tormentando chi gli capita a tiro.
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