Cassina: si spaccia per amico del figlio e tecnico dell'acqua e rovista in casa dell'anziano. Furto scampato grazie alla nipote

Si è spacciato per un amico del figlio, giunto a casa per fare una serie di controlli alle condutture dell'acqua e del gas per via di perdite segnalate agli impianti e potenzialmente contaminate dal virus. Ha frugato in tutti i locali e aperto cassetti e mobili, continuando a simulare una "ispezione" in qualità di tecnico e solo la presenza di una adolescente che si è accorta che qualcosa non tornava nel racconto dello sconosciuto, ha sventato il furto.


È accaduto questa mattina a Cassina, in una villetta affacciata su via Marconi. Quasi ad attendere sulla soglia del cancello l'anziana che si stava recando al mercato con un'amica c'era un uomo, tra i 35 e i 40 anni, con occhiali da vista, cappellino e mascherina, qualificatosi come tecnico dell'acquedotto e amico del figlio. La donna, allora, in buona fede ha chiamato il marito che si trovava in casa con la nipote adolescente e lo ha fatto salire in casa per il sopralluogo. Una volta dentro il finto tecnico ha avanzato una serie di ipotesi su odori dovuti a fughe di gas, acqua contaminata nelle condutture, ambienti infetti per via del virus e dunque da sanificare. L'anziano, preso alla sprovvista, e credendo all'amicizia con il figlio ha così acconsentito all'ispezione accompagnandolo nei vari locali. La nipote, che in quel momento si trovava in salotto davanti al pc a seguire la videolezione, vedendo quando stava accadendo ha detto all'uomo che avrebbe chiamato il papà per avvisarlo del suo arrivo. "No, no. Non farlo. Il telefono potrebbe esploderti se c'è del gas nell'aria. Aspetta che lo chiamo io" ha risposto l'uomo, simulando poi una chiacchierata al cellulare. Una sceneggiata che la ragazzina, assai sveglia e attenta, non si è bevuta per niente, iniziando così a nutrire forti sospetti sulla veridicità delle affermazioni del tecnico. E mentre con il nonno si dava da fare per cercare la chiave della cassaforte che si doveva sanificare, uscita in giardino su invito del tecnico per "questioni di sicurezza", la giovane ha chiamato il papà e inviato messaggi alla mamma. "C'è qui un uomo che dice di essere amico di papà e sta cercando con il nonno la chiave della cassaforte". I genitori comprendendo immediatamente quanto stava accadendo le hanno detto di non fare nulla e di non consegnare nulla allo sconosciuto in attesa del loro arrivo. In cantina, nel frattempo, mentre l'anziano gli mostrava i vari locali, il malvivente con un arnese cercava di "strappare" dal muro la cassaforte ad armadio, riuscendovi solo in parte. Intuendo che il tempo stava scadendo e temendo che la ragazzina potesse avere dato l'allarme, ha così risalito di fretta le scale ed è uscito dal giardino dandosi alla fuga proprio mentre la mamma entrava in casa passando dalla cantina. Rabbia e tanta amarezza per l'intrusione subita e soprattutto per la buona fede carpita che, per poco, non sono state causa di una razzia.
Poco prima, forse lo stesso soggetto, si era presentato al citofono di un'altra villetta. Pensando che in casa non ci fosse nessuno, quando si è visto di fronte il proprietario si è trovato spiazzato e alla domanda "Cosa vuole?", ha saputo solo rispondere "Vendo mobili, le serve qualcosa?". Una vendita porta a porta a dir poco inusuale che probabilmente lo stesso presunto truffatore, si è inventato su due piedi per prendere tempo e poi allontanarsi velocemente dall'abitato.
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