I parametri dicono che la Lombardia va meglio. Perché rossa?
L’onda lunga della protesta studentesca è arrivata anche nel cuore di Merate. Nonostante gli zero gradi gli studenti si sono accampati sul selciato di piazza Prinetti con alcuni professori per tenere le lezioni all’aperto mentre altri docenti tengono le lezioni a distanza.
Non è la prima volta che i ragazzi dell’Agnesi scendono in strada. La precedente era stata interrotta inspiegabilmente dai carabinieri. Questa volta è autorizzata per cui c’è da sperare che le forze dell’ordine si occupino d’altro.
La protesta segna una svolta nella politica di gestione dell’epidemia. E rappresenta il punto più alto della stanchezza dei cittadini, preceduta ieri sera dall’apertura di cen tinaia di ristoranti, i cui proprietari e il personale tutto sono ormai allo stremo.
Nonostante sia evidente come la locomotiva industriale e agricola del Paese versi in condizioni devastanti il ministro Speranza oggi firmerà molto probabilmente il ritorno alla zona rossa. Roberto Speranza ha 41 anni, è Lucano ed è laureato in Scienze politiche a Roma. A 25 anni era già un funzionario di partito e presumibilmente un’attività economica a rischio non l’ha mai esercitata. Forse neppure ha mai visto una fabbrica dall’interno. E senza questi elementi di base guidare in piena pandemia un ministero che condiziona l’economia dell’intera Nazione è un vero azzardo.
Ma economia a parte anche sotto l’aspetto sanitario la Lombardia non merita un simile trattamento. Prendiamo proprio la Basilicata o Lucania, il tasso di attualmente positivi rispetto alla popolazione è di 1,21%. Si tratta di un dato straordinariamente importante che questo giornale riporta in solitudine da settimane ma ieri sera anche le Tv nazionali l’hanno citato per valutare i parametri di inserimento nelle fasce colorate. Dunque dicevamo la Basilicata è a 1.21, la Campania a 1.26 (gialla), la Sardegna a 1.06 (gialla), il Veneto a 1.54 (arancione), il Lazio a 1.32 (arancione), la Puglia a 1.39 (arancione), l’Emilia Romagna a 1.25 (arancione), la Lombardia a 0.57 (rossa).
C’è qualcuno al Governo tra Conte (pugliese), Boccia (pugliese) e Speranza che ce l’ha con la nostra regione?
Non è la prima volta che i ragazzi dell’Agnesi scendono in strada. La precedente era stata interrotta inspiegabilmente dai carabinieri. Questa volta è autorizzata per cui c’è da sperare che le forze dell’ordine si occupino d’altro.
La protesta segna una svolta nella politica di gestione dell’epidemia. E rappresenta il punto più alto della stanchezza dei cittadini, preceduta ieri sera dall’apertura di cen tinaia di ristoranti, i cui proprietari e il personale tutto sono ormai allo stremo.
Nonostante sia evidente come la locomotiva industriale e agricola del Paese versi in condizioni devastanti il ministro Speranza oggi firmerà molto probabilmente il ritorno alla zona rossa. Roberto Speranza ha 41 anni, è Lucano ed è laureato in Scienze politiche a Roma. A 25 anni era già un funzionario di partito e presumibilmente un’attività economica a rischio non l’ha mai esercitata. Forse neppure ha mai visto una fabbrica dall’interno. E senza questi elementi di base guidare in piena pandemia un ministero che condiziona l’economia dell’intera Nazione è un vero azzardo.
Ma economia a parte anche sotto l’aspetto sanitario la Lombardia non merita un simile trattamento. Prendiamo proprio la Basilicata o Lucania, il tasso di attualmente positivi rispetto alla popolazione è di 1,21%. Si tratta di un dato straordinariamente importante che questo giornale riporta in solitudine da settimane ma ieri sera anche le Tv nazionali l’hanno citato per valutare i parametri di inserimento nelle fasce colorate. Dunque dicevamo la Basilicata è a 1.21, la Campania a 1.26 (gialla), la Sardegna a 1.06 (gialla), il Veneto a 1.54 (arancione), il Lazio a 1.32 (arancione), la Puglia a 1.39 (arancione), l’Emilia Romagna a 1.25 (arancione), la Lombardia a 0.57 (rossa).
C’è qualcuno al Governo tra Conte (pugliese), Boccia (pugliese) e Speranza che ce l’ha con la nostra regione?
C.B.