#IOAPRO,l’iniziativa di 'disobbedienza gentile' cui è contraria Fipe. Ristoranti aperti un giorno per non chiudere per sempre

Inserite nel motore di ricerca Google l’hashtag #IOAPRO, troverete articoli solo di pochi giornali e siti internet. Mentre gli operatori, a migliaia, sono letteralmente alla fame la grande stampa e tv si occupa della crisi di governo provocata da un 2% di elettorato per quanto molto più rappresentato nelle aule parlamentari, al punto di minacciare la sopravvivenza del Conte 2 in piena pandemia. Insomma dell’iniziativa volontaria di aprire venerdì 15 gennaio ristoranti, bar, palestre e tutto quanto è stato sinora chiuso a prezzo di una devastazione economico-finanziaria non ne parla quasi nessuno.
E del resto l’iniziativa che scatterà domani non ha trovato alcun appoggio istituzionale. Confcommercio Lecco per bocca del suo presidente FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) Marco Caterisano ha fatto sapere che si tratta di una iniziativa inutile e pericolosa che mai l’associazione sosterrà. Pur aggiungendo di comprendere le ragioni di quanti ormai sono mesi che non lavorano più e sono sul punto di decidere di chiudere definitivamente. Soprattutto ora che le misure si fanno ancor più stringenti fino a marzo con il divieto di asporto dopo le 18. Migliaia e migliaia di camerieri, cuochi, baristi tutti ancora in cassa integrazione, a casa, senza la dignità del lavoro, con pochi mezzi perché la cassa non copre lo stipendio e blocca i salari accessori.
Senza prospettiva, dunque e con l’incertezza quotidiana dell’eventuale improvviso cambio di colore e quindi di restrizioni. E’ facile prevedere che l’iniziativa del 15 è solo la prima di una serie di “disobbedienze gentili” perché le rivoluzioni si fanno per la fame non per l’ideologia.
FIPE CONFCOMMERCIO LECCO PRENDE LE DISTANZE DA #IOAPRO

Marco Caterisano
Il presidente Caterisano: "Il nostro stile è quello di non strumentalizzare la rabbia delle persone, ma di lavorare in concretezza e nella legalità"

In vista della manifestazione #IOAPRO, che si terrà il giorno 15 gennaio, comunichiamo che Fipe Confcommercio non aderirà né supporterà questo tipo di iniziativa che mette a rischio sanzionatorio nonché penale le attività associate.

"Comprendiamo e viviamo in prima persona la rabbia e la frustrazione che una situazione come questa può generare, ma siamo fortemente convinti che la tutela dei nostri associati debba essere messa al primo posto, anche evitando inutili pericoli - sottolinea il presidente Fipe Confcommercio Lecco, Marco Caterisano - Soprattutto in un simile momento, è doveroso da parte di un'associazione mettere in guardia e tutelare i propri associati dai grandi rischi che si corrono con questo tipo di manifestazioni. Lo stile di Fipe e Confcommercio è quello di non strumentalizzare la rabbia delle persone, ma di lavorare in concretezza e nella legalità". Poi il presidente Caterisano prosegue: "Il lavoro di Fipe Confcommercio continua incessantemente e con grande determinazione da marzo, cercando di fornire il migliore supporto possibile a tutte le attività, nonostante le grandi difficoltà incontrate ai tavoli istituzionali. Misure come il contributo a fondo perduto, il credito di imposta sugli affitti, l’esenzione della Tosap e il rinvio delle tasse - sebbene insufficienti anche di fronte alle richieste che abbiamo fatto - sono tutte merito del duro lavoro svolto da Fipe Confcommercio in questi mesi. Consapevoli dell'insufficienza dei risultati ottenuti, è stato richiesto un incontro urgente con il ministro dello Sviluppo economico Patuanelli che si terrà nei prossimi giorni: in quella occasione porteremo al tavolo richieste di misure di sostegno più adeguate e certe, oltre a svariate forme di sgravi fiscali".
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