Accadeva 30 anni fa/106, ottobre/2: Merate, crolla una casa in via Roma. Partono i lavori del maxi depuratore di Osnago

Qualcuno in via Roma se lo ricorda ancora quel crollo che per un puro miracolo non fece vittime. Alle ore 21 del 18 ottobre 1990 un boato ha scosso le famiglie dell’antica e, allora, densamente popolata via che da piazza Vittoria conduce alla chiesa prepositurale attraverso via Sant’Ambrogio. Siamo nel cuore di Merate, gli edifici sono tutti in aderenza e, se si eccettua lo slargo Belgiojoso dalla piazza alla chiesa è una fila unica di case tutte della medesima architettura a parte l’ultimo palazzo austero che dà proprio sul sagrato. Case vecchie, mai manutenute. Alle 21, è già buio un crollo al numero 21. L’intero corpo di fabbrica implode su se stesso. Una nuvola di polvere si innalza al cielo. Si temono vittime invece Luciano Passoni il calzolaio della città col figlio Marco si sono già messi in salvo dopo aver notato crepe sul soffitto e calcinacci cadere. Lanciano l’allarme, intanto crolla tutto. Arriva Fabio, il “fatur” l’uomo di fiducia dei proprietari dell’intera zona, la famiglia Brivio. Si temono altri crolli. Sul posto accorrono il tecnico della Merastor che sta progettando la ristrutturazione, l’ing. Emilio Viganoni che per conto del comune sta lavorando nella corte del Rossini per ricavare dai fatiscenti stabili, già abbattuti, i mini alloggi per anziani; arrivano Mario Gallina e Battista Albani, sindaco e assessore. I vigili del fuoco per il sopralluogo. Sono evacuate le famiglie Cacciatori e De Pasquale. Il Sindaco nomina una commissione d’inchiesta per accertare le cause del crollo: le piogge intense dei giorni precedenti o i lavori nella vicina corte del Rossini?


Luciano Passoni, il calzolaio di via Manzoni, uno degli inquilini della casa crollata in via Roma
mentre raccoglie  alcune cose prima di trasferirsi nelle case Iacp di viale Cornaggia,
gli appartamenti messi a disposizione dall'Amministrazione Comunale





Una veduta del fabbricato e, a destra, Marco Passoni (27 anni)

Dopo una lunga battaglia portata fino al Tar il comune vara il progetto di realizzare una rotatoria all’intersezione tra via verdi e l’ex statale 36. I residenti si erano opposti anche a causa della sottrazione di una porzione di giardino ma alla fine il Comune l’ha spuntata e con apposita gara assegna o lavori alla Beton Villa per 341 milioni scontati in gara dell’8.28%.



Il 21 ottobre iniziano i lavori di costruzione del grande depuratore consortile tra Osnago e Lomagna. Al lavoro un pool di imprese capeggiate da Fiat Impresit. Costo del primo lotto 5 miliardi compresa la posa delle condutture dal vecchio depuratore di Cernusco al nuovo, a cura sempre di Beton Villa. Nella prima fase l’impianto sarà in grado di lavorare i liquami di 25mila abitanti equivalenti in modo da scaricare nel torrente Molgora acqua depurata e non i liquami. Tempo programmato per terminare l’opera, un anno.


L'impianto di depurazione di Osnago

Ottimi risultati per gli atleti della Polisportiva Libertas Cernuschese alla “50 miglia della Franciacorta e dintorni in cinque tappe”. Con campioni del calibro di Bordin e Bettiol e un migliaio di partecipanti Vito Bonfanti è arrivato 28.mo, Angelo Re 43.mo, Mauro Brambilla 56.mo.


Gli atleti della Cernuschese

In festa per la fine della stagione la Rotellistica Padernese. Il presidente Gianfranco Verona accompagna atleti e preparatori in gita a Cremona a incontrare il grande campione del calcio Tarcisio Burgnich Inter e Erminio Favalli, Juventus.


Festa per gli atleti della rotellistica padernese

Domenica 21 ottobre si conclude il primo campionato italiano di corsa in carrozzina organizzato a Cernusco dall’associazione genitori e amici portatori di handicap e dal Rotaract. Tra i testimonial della manifestazione anche Clay Regazzoni, indimenticato pilota di Formula 1. Al gala di presentazione dell’evento il giornalista sportivo Fabio Pizzul, il presidente della Giunta regionale lombarda Giuseppe Giovenzana e la consigliera regionale Giliola Sironi oltre a numerosi sindaci del territorio tra cui Mario Gallina che ha ospitato gli invitati in villa Confalonieri. Per la cronaca ha vinto il tedesco Robert Figl.


Robert Figl



Il convegno


E’ davvero interessante rileggere le cronache del passato per rendersi conto – noi stessi che scriviamo – di quanta parte di giornale abbiano occupato (e temiamo, occupino) gli annunci. Leggete questa: ottobre 1990 “Da almeno cinque anni si attende il via libera al prolungamento della metropolitana verde, linea 2, da Cologno a Vimercate, per il quale esiste già un progetto di massima che prevede inoltre la prosecuzione fino a Arcore dove è previsto uno dei due grandi poli di interscambio modali ferro/gomma (l’altro è a Calolziocorte)”. Un annuncio che aveva creato grandi aspettative. Così come la trasformazione della Milano-Lecco in una linea ferroviaria sul modello della metropolitana, come da proposta dell’allora vicepresidente regionale Ugo Finetti (Psi) subito caldeggiata dal cernuschese Renato Tacconi, presidente delle Ferrovie Nord.


Una scolaresca in visita alla caserma dei carabinieri

Un’altra delle belle abitudini di un tempo andata perduta: la visita delle scolaresche alla caserma dei carabinieri. Per prendere confidenza con gli uomini in divisa, con l’ambiente apparentemente austero, senza timore. Nella foto la visita degli scolari delle terze classi sezioni A e B. della scuola elementare di via Cernuschi alla stazione carabinieri accompagnati dalle maestre Antonella Bonanomi, Mariangela Panzeri e Cesarina Maggioni. Ad accoglierli il comandante della Compagnia di Lecco capitano Giancarlo Cirielli e il comandante della stazione maresciallo maggiore Luigi Notaro.



106/continua
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