Osnago, Voss: vertice in Provincia, l'azienda non cambia idea. Usuelli: 'Bene il dialogo, si cerchino soluzioni per i lavoratori'

I vertici della Voss di Osnago e i sindacati si sono incontrati questo pomeriggio al tavolo dell'Unità di gestione delle crisi aziendali della Provincia di Lecco, provando finalmente a dialogare dopo la distanza e le tensioni delle ultime tre settimane. Da quanto è emerso, nessuna delle due parti si è distaccata dalla propria posizione iniziale, con la proprietà ancora convinta che l'unica soluzione sia la dismissione dello stabilimento di via Stoppani e il conseguente licenziamento di 70 lavoratori.
I sindacati chiedono invece all'azienda tedesca di prendere in considerazione eventuali offerte di operatori interessati all'attività produttiva, con l'obiettivo di mantenerla intatta con le sue maestranze, oppure percorsi di reiserimento al lavoro per tutti gli operai a rischio.


I lavoratori della Voss di Osnago in presidio e nel riquadro il presidente della Provincia di Lecco Claudio Usuelli

''La Provincia ha svolto il suo compito, ora tocca alle parti continuare la trattativa e raggiungere un accordo che possa accontentare tutti'' il commento del presidente Claudio Usuelli. ''E' importante che la proprietà abbia accettato di tornare al tavolo e riprendere il dialogo con i sindacati. Quello che posso dire rispetto all'incontro di oggi, al quale ho partecipato, è che ognuno ha manifestato le proprie aspettative e i propri interessi, senza cambiare idea rispetto alle posizioni iniziali. Se vogliamo guardare il bicchiere mezzo pieno, era fondamentale che il dialogo si riaprisse. Come cittadino qualunque sono rimasto molto toccato dalla vicenda. Penso soprattutto ai lavoratori che rischiano di passare in poco tempo da una condizione di normalità ad una di povertà alla quale è difficile rimediare nell'immediato, dato che il lavoro non si trova più velocemente come 10 anni fa. L'ideale sarebbe chiaramente che la multinazionale tornasse sui suoi passi e che ciascuna della maestranze mantenesse il suo posto. Sappiamo però che finora l'azienda non ha mai dichiarato di poter valutare questa opzione, perciò auspico che il dialogo prosegua e possa quantomeno portare ad un rapido ricollocamento dei lavoratori a rischio''.
Il prossimo incontro tra sindacati e vertici aziendali è in programma per il 7 gennaio con l'udienza convocata presso la IV Commissione di Regione Lombardia.

Di seguito il comunicato diffuso dai sindacati:
La proprietà della Voss di Osnago si è presentata al tavolo della trattativa nella sede della Provincia di Lecco. E questa è una notizia positiva dopo che, per giorni, i dirigenti avevano rifiutato il confronto. I presupposti della trattativa, però, non sono corretti. La presenza al tavolo - spiegano Fim e Fiom, è positiva anche se è il frutto di grandi pressioni da parte delle istituzioni e delle organizzazioni sindacali, ma non si può   accettare che si parli solamente di smantellamento dello stabilimento e di licenziamento dei lavoratori e delle lavoratrici come indicato dall'azienda.

La proprietà ha chiesto, in via preliminare, la possibilità di portare via i macchinari e materiale dallo stabilimento. Le Organizzazioni Sindacali hanno  risposto che lavorano per salvare i posti di lavoro e quindi che lo stabilimento deve rimanere così  com' è e non deve essere in alcun modo svuotato da macchinari e materiali Vogliamo che siano messe in campo tutte le opportunità che diano un futuro occupazionale. Compresa una possibile reindustrializzazione dell'area.

Il 7 gennaio ci sarà un nuovo incontro tra le parti (Organizzazioni Sindacali e direzione aziendale) online sull'applicazione della cassa integrazione per Covid-19, e nel pomeriggio un incontro online con la IV commissione regionale, per aggiornamenti.
FIM e FIOM ringraziano i lavoratori e le lavoratrici per la tenacia che li ha portati a presidiare il sito produttivo anche con condizioni meteo avverse e   ringraziano anche tutti coloro che hanno mostrato e continuano a dimostrare solidarietà. Detto questo, la vertenza è ancora aperta, il presidio continua,  e si lavorerà per tutelare al massimo gli interessi legittimi dei lavoratori.  E ciò significa salvaguardare lo stabilimento e i posti di lavoro. 

FIM MONZA BRIANZA LECCO, FIOM LECCO
E RSU FIM MONZA BRIANZA LECCO



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A.S.
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