Verderio: pellet 'non conforme', Del Curto in tribunale patteggia. Pagherà 30.000 euro

4 mesi, convertiti poi in un'ammenda da 30.000 euro. E' questa la pena patteggiata questa mattina dall'imprenditore meratese Giorgio Del Curto, 70 anni da compiere nel 2021, quale legale rappresentante dell'omonima società specializzata nella raccolta e nel riciclo di legnami. "Frode nell'esercizio del commercio" ai sensi dell'articolo 515 del codice di penale il reato contestato all'imputato, assistito dall'avvocato Massimo Tebaldi dello Studio Legale Notaro e associati. Nello specifico tra il febbraio e il giugno del 2018, l'azienda con sede a Verderio, avrebbe - stando all'impianto accusatorio - immesso sul mercato del pellet risultato poi non conferme. Tre nel dettaglio le compravendite finite all'attenzione degli inquirenti, con il combustibile ecologico (ottenuto dalla vagliatura della segatura pressata per aumentarne il potere calorico) ritenuto non "idoneo" alla normativa in materia ceduto dalla Del Curto a rivenditori con sede a Barzanò, Missaglia e in provincia di Biella. Qualche tonnellata, in tutto, il quantitativo di materiale che ha trascinato l'imprenditore al cospetto del giudice monocratico Giulia Barazzetta che, questa mattina, ha applicato a suo carico la pena pecuniaria concordata tra le parti (con la pubblica accusa sostenuta in Aula dal viceprocuratore onorario Mattia Mascaro) chiudendo così la vicenda.

 

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